Partenza intrigante e sicuramente un grosso lavoro per trovare riferimenti, personaggi e testimonianze scritte dei tempi di Newton. Procedendo però perde mordente e capacità di coinvolgimento. Poco plausibile anche come remake di una storia di fantasmi di stampo vittoriano. Tremendo poi il finale, che più politically correct non c'è. Perchè tutto sto impianto narrativo per poi aver paura di offendere qualcuno andando fino in fondo. Meglio allora invece di Newton scegliere un personaggio di fantasia e farlo credere reale.
A Cambridge, il corpo di Elizabeth Vogelsang viene ritrovato nel fiume limaccioso che scorre intorno all'università. Stretto in mano, un antico prisma di vetro. Storica e ricercatrice, la donna stava scrivendo una biografia su Newton e sui suoi possibili legami con le reti alchimistiche dell'epoca. Aveva scoperto che negli anni in cui il giovane Isaac frequentava il Trinity College si erano verificate una serie di morti misteriose, e aveva deciso di indagare. Quando Lydia, giovane amica di Elizabeth, acconsente a terminarne l'opera, per evitare che il suo lavoro vada perduto, strani episodi iniziano a tormentarla. Improvvisi lampi di luce, documenti che spariscono, e la sagoma di una figura umana che la segue ovunque, avvolta in una pesante cappa rossa. Rossa come le toghe che indossavano i professori emeriti nel Seicento. E mentre Cambridge è sconvolta da fatti di sangue sempre più efferati, Lydia si rende conto che tra le morti di oggi e quelle di quattro secoli prima esiste uno stretto legame, e che alcuni fantasmi non possono essere messi a tacere.
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Anno edizione:2010
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Nel complesso non è un libro brutto ma non è nemmeno magnifico come invece è stato definito da numerose riviste. Tutta la vicenda è narrata in prima persona ed infatti il lettore è alle prese per tutto il romanzo con i pensieri e le lotte interiori di Lydia Brooke la protagonista. Decisamente lento soprattutto perché ci sono continue digressioni che riguardano la storia d'amore della protagonista che occupa gran parte del romanzo e non è nemmeno così romantica. L'unica nota positiva è la cura per la ricostruzione storica davvero accurata e interessante ma ricorda un saggio più che un romanzo. Sinceramente ho letto romanzi decisamente più avvincenti e coinvolgenti.
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ROSANNA INFANTINO 06 maggio 2008
bello da leggere soprattutto per chi ama il thriller!! un intreccio perfetto fra finzione e realà,passato e presente! E le strane coincidenze....???ho fatto fatica a distinguere il vero dalla finzione narrariva a volte penso che,chissà magari è successo veramente qualcosa E per me non è stato affatto lento anzi...l'ho letto due volte e solo alla seconda sono riuscita a cogliere il vero intreccio!
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