Concerto per pianoforte
La prima registrazione busoniana del ciclo sinfonico sulla musica italiana del XX secolo abbraccia un’opera certamente fra le più impegnative, «un’opera - come la definì lo stesso Busoni - che tenta di riassumere i risultati del periodo della mia prima maturità e che rappresenta la sua conclusione». Diversi elementi infatti convergono in una specie di summa della sua poetica musicale: il termine «concerto» non si riferisce solo alla forma musicale, ma viene impiegato nel senso più ampio di «cooperazione di mezzi diversi di produzione del suono». Un lavoro colossale in 5 movimenti, l’ultimo dei quali è la sezione fondamentale, poiché «completa il cerchio» riallacciando la conclusione all’inizio; inoltre contiene un finale corale che intona le parole misticheggianti dell’"Inno di lode ad Allah", tratto dall’opera Aladino di Adam Gottlob Oehlenschlaeger. Di difficile esecuzione per la scrittura pianistica e per la portata dell’organico, la prima del Concerto si ebbe nel 1904, con l’autore al pianoforte. Dopo la morte di Busoni venne accantonato, fino all’impegno di John Ogdon nella riscoperta del brano.Ideatore della Fondazione Arts Academy di Roma, Francesco La Vecchia è ritenuto uno degli interpreti più ispirati del repertorio italiano del Novecento storico, del quale ha realizzato una serie di registrazioni di altissimo livello.
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Compositore:
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:1
Disco 1
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