Le condizioni di possibilità della conoscenza
Si ritiene oggi improponibile una teoria della conoscenza. Già Heidegger, nell'ambito della fenomenologia, parlava di un annullamento del problema. In effetti, rilevato che i sensi sono soggettivi, rimane l'interrogativo: perché ognuno di noi ha l'esigenza di riferirli a "cose", ossia a esistenze in sé? Da dove ci proviene questa esigenza? E' essa valida o non valida? Ossia, i corpi che percepiamo sono effettivamente cose oppure esistenze "formali"? Supporre che le cose esistano, significa ritenere che tale esigenza sia valida prima ancora di aver chiarito perché e da dove ci scaturisca. Nel presente lavoro dopo aver dimostrato che i corpi non sono cose, si stabilisce a quali condizioni diventino possibili come esistenze formali.
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Anno edizione:1996
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