Il corpo di spedizione francese in Italia 1943-1944
«Nous sommes ici puoi faire la guerre.» Alla fine del 1943 gli Alleati, a corto di uomini e impegnati nella difficile risalita della Penisola, trasferirono in Italia le prime truppe coloniali nordafricane da impiegare contro i tedeschi. I marocchini, gli algerini e i tunisini del corpo di spedizione francese (CEF), erano considerati dagli statunitensi, a cui erano aggregati, truppe di qualità scadente. Si dimostrarono in realtà soldati di primo livello, soprattutto nei combattimenti sul terreno montagnoso della Ciociaria. Furono i coloniali francesi, compresi i senegalesi, alle dipendenze del generale Juin, infatti, a rompere il fronte di Cassino a metà maggio del 1944. I nordafricani attraversarono poi i monti Aurunci, Ausoni e Lepini, aggirarono la Città Eterna e continuarono l’avanzata verso la Toscana. Nel luglio del 1944, tutti i reparti furono ritirati per prepararsi allo sbarco nella Francia meridionale. Alle spalle lasciarono una scia di sangue e di dolore, considerato che oltre ai tedeschi uccisi in combattimento assassinarono civili italiani, stuprando migliaia di donne di ogni età, oltre che uomini, vecchi e bambini.
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Anno edizione:2006
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