Creatio et conversio. Indagine sul significato onto-gonico di «conversio» nel De genesi ad litteram di Agostino
Il presente lavoro indaga la visione della creazione nel pensiero di Agostino d’Ippona. Secondo Agostino la creazione non si riduce a un atto di produzione mediante il quale Dio trae gli enti dal nulla, ma si configura come un atto di misericordia e di redenzione. Dalla pienezza del Suo amore, Dio dona l’essere al nulla, la luce alle tenebre e l’ordine al caos. In quanto atto d’amore trinitario la creazione non è una donazione unilaterale, bensì un evento che pone in essere una relazione tra le creature e il Creatore. Una relazione che «non est accidens» (De Trin. V.5.6), ma è alla base sia della concezione dell’V.dell’ordo amoris dell’ontologia di Agostino, in cui tutto ciò che esiste tende verso il Creatore secondo le proprie condizioni e le proprie capacità; tuttavia, solo la creatura razionale, formata a immagine e somiglianza di Dio, può rispondere consapevolmente e liberamente alla chiamata divina, mediata dal Verbo nello Spirito Santo. Attraverso questa risposta – la conversio – e la relatio con il Dio della Trinità, l’uomo è attratto verso il suo principio e fine ultimo, trasmettendo a tutte le creature il senso del loro essere.
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Anno edizione:2025
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