Diorami Lombardi. Carteggio (1896-1944) - Ada Negri,Paolo Buzzi - copertina
Diorami Lombardi. Carteggio (1896-1944) - Ada Negri,Paolo Buzzi - copertina
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Letteratura: Italia
Diorami Lombardi. Carteggio (1896-1944)
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Descrizione


In questo carteggio conversano tra loro Ada Negri e Paolo Buzzi, due anime sensibili di poeti che, accomunati dal sogno inesausto di libertà e dall'effervescenza d'ispirazione, si incoraggiano nel fare creativo, si consigliano con il rispettivo giudizio critico, confidandosi vicende familiari e quotidiane sullo sfondo della Milano della prima metà del Novecento. Tutto in questa corrispondenza ruota attorno alla professione artistica, sia per Ada Negri che per Paolo Buzzi. Le missive testimoniano i momenti di disinvolta confessione e sfogo dei due autori, che vivono il proprio ruolo storico come una realtà ineludibile a fianco della vita poetica, nella quale unicamente si riconoscono e che il carteggio segue nelle sue varie tappe. E con la poesia, come si evince dalle lettere, entrambi amano intensamente la natura, segno dell'Assoluto, del divino, direbbe lei, del Tutto o del Nulla, direbbe lui.

Dettagli

1 gennaio 2008
212 p., ill.
9788871154954

Conosci l'autore

Foto di Ada Negri

Ada Negri

1870, Lodi

Ada Negri è stata una scrittrice italiana. Di umili origini, insegnante, riuscì a imporsi nell’ambiente letterario e presso il pubblico. Collaborò a numerosi quotidiani e riviste e, nel 1940, fu accolta nell’Accademia d’Italia. Esordì con poesie di forma tradizionale e di ispirazione umanitaria, socialista o femminista (Fatalità, 1892; Tempeste, 1894; Esilio, 1914); in seguito scrisse versi di gusto dannunziano e di tono quasi diaristico (Il libro di Mara, 1919; I canti dell’isola, 1924); infine compose liriche che esprimono, con voce più raccolta e dimessa, una concezione cristiana della vita (Vespertina, 1930; Il dono, 1936). Sfocate e declamatorie sono le opere in prosa (Le solitarie, 1917; Stella mattutina, 1921; Sorelle,...

Foto di Paolo Buzzi

Paolo Buzzi

(Milano 1874-1956) scrittore italiano. Seguace del futurismo, al quale approdò dopo un apprendistato classicheggiante e carducciano, fu autore di libri di narrativa, di raccolte di versi, di opere teatrali. Da ricordare, nella sua vasta produzione, i volumi di poesie Aeroplani (1909), Versi liberi (1913), Poema di radioonde (1940), Atomiche (1952), dove, al di là dello sperimentalismo, si nota una ricerca fonico-ritmica del verso di ascendenza dannunziana. Significativi anche il romanzo-poema L’esilio (1906) e i testi teatrali riuniti in Sintesi sceniche (1917).

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