La donna nei processi sociali di mafia
"Ci sono dei luoghi comuni per cui si pensa che tutti i siciliani siano mafiosi". È da questo assunto che parte la riflessione di Martina Tamburello. Ed è questo l'assunto che l'autrice cerca di smantellare nella sua opera attraverso un duplice approccio: quello dello sguardo di genere, e quello del "raccontarsi". È lo sguardo femminile che permette di fare la differenza sull'analisi e comprensione delle trasformazioni sociali e culturali che coinvolgono le relazioni umane e la società nel suo complesso. La donna, anche quando relegata a un solo ruolo domestico, è infatti il primo garante della trasmissione intergenerazionale del capitale culturale e valoriale di una comunità attraverso una mirata azione di socializzazione dei figli. Ed è quando la donna decise di ribellarsi e di scendere in piazza, come da ultimo è accaduto nel corso delle Primavere Arabe, che i movimenti sociali si alimentano, si nutrono della forza necessaria per incidere sulla realtà. Se poi questi cambiamenti sperati non si verificano, è molto dipeso dagli spazi decisionali che nel postrivoluzione le donne riescono a mantenere.
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Anno edizione:2022
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In commercio dal:1 gennaio 2022
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