Ecce Homo
I VOODOO SOUND CLUB del sassofonista e leader Guglielmo Pagnozzi escono con un album che sembra essere stato prodotto a cavallo fra gli anni 60 e 70, quando il jazz si contaminò con l’elettronica, il funk e la sperimentazione. Il loro Afrofunk dei dischi precedenti si converte in improvvisazione inseguendo la composizione istantanea in presa diretta, partendo da un’idea di groove che possa servire a sostenere un flusso libero, spontaneo, come una sorta di scrittura automatica collettiva. Ecco homo rappresenta una felice anomalia nella discografia italiana.
Virus è poi un deflagrante blues elettrico, figlio dell'ultimo Miles, dei Prime Time di Ornette nonchè di quella landa che da Julius Hemphill giunge A Steve Ray Vaughan passando per Bill Frisell e Wayne Horvitz (Buscadero Settembre)
La title track è un vero e proprio trip di 17 minuti: fatela ascoltare a Malcom Catto, metteteli su un palco assieme agli heliocentrics, prendetevi del tempo per entare dentro questo mondo (Boxata su Blow Up Settembre, voto 8,5)
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Artisti:
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Supporto:Vinile LP
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Numero supporti:1
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