Elogio storico alle gesta del Beato Odorico dell'ordine dè Minori Conventuali con la storia da lui dettata dè suoi viaggj asiatici.

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Cm. 30, pp. viii, 152. Con arma al centro del frontespizio, una tavola ripiegata f.t. inc. in rame raffigurante l'Arca del Beato Odorico, in fine grande carta geografica dell'Asia (staccata di cm. 50 x 63) datata Venezia 1760 ed un albero genealogico ripiegato dei re Ottogari. Legatura ottocentesca in mezza pelle con punte con titoli impressi a piatto anteriore e dorso. Esemplare con un paio di piccole fenditure alle carte. Impresso su carta di buona qualità. PRIVO DELL'ANTIPORTA. Il Beato Odorico Mattiuzzi (ca. 1265) fu uno dei più illustri missionari dell'Ordine, viaggiando sino all'Estremo Oriente poco dopo Marco Polo, recandosi in Asia Minore, Mongolia, Cina e India. Fu infatti il primo europeo dopo Marco Polo che menzionò e descrisse Sumatra. Al suo rientro a Venezia Odorico redasse la cronaca dei suoi viaggi chiamandola "Itinerarium", di questo codice si conoscono 73 manoscritti redatti in latino, francese e italiano. "Nel 1318 si imbarca a Venezia per Costantinopoli. Di qui attraversa il Mar Nero e prosegue lentamente per via di terra raggiungendo il Golfo Persico, dove torna a imbarcarsi verso l'India. Giunto a Tana, presso Bombay, ritrova e prende con se' i resti di quattro frati francescani, massacrati nel 1321. Risalito in nave, è il primo europeo a raggiungere l'Indonesia, e di qui infine arriva in Cina, sbarcando a Canton. Ma la sua meta finale è Khanbaliq, la capitale dell'immenso impero, dove arriva nel 1325, dopo sette anni di viaggio." Opera attribuita alternativamente a Giuseppe Vanni ed a Fr. Benofi. Cfr. Melzi I, 353.

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