L' enigma in scena - Antonietta Benagiano - copertina
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L' enigma in scena
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Descrizione


Il tramonto dell'umano. Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la tecnica e la burocrazia, elevandole a divinità supreme del mondo. Questo il sostrato dei fulminei, fulminanti racconti di Antonietta Benagiano, che attraverso storie paradigmatiche ci insegnano nel loro orrore l'Enigma, appunto, che l'arte letteraria deve svelare oltre ogni menzogna del capitale e della società dei consumi.

Dettagli

2 agosto 2017
Brossura
9788885605008

Valutazioni e recensioni

  • “L’enigma in scena “ nuovo libro di Antonietta Benagiano, è composto da brevi racconti incentrati su vicende che ciascuno di noi può vivere senza però soffermarsi su di esse con quell’ accurata riflessione, attraverso la quale potrebbe comprendere davvero l’essenza della nostra esistenza. E’ quindi importante soffermarsi sui momenti che viviamo, sulle sensazioni che proviamo, sul valore che attribuiamo ai ricordi. Anche in un millennio, in cui tutto sembra ruotare veloce intorno all’asse della nostra vita c’è sempre un momento in cui ci ritroviamo soli con noi stessi e ci analizziamo come individui colmi di paure e rimorsi, rivalutando il nostro comportamento nei confronti di un mondo che ci vuole invincibili tutti in giorni. Le tematiche nei racconti sono varie ma in particolar modo alcuni brani portano ad interrogarci sul modo in cui siamo padroni della nostra vita; cosi come il racconto dal titolo” Tempo e anima” secondo il quale “bisogna saper fare della vita un sogno”, proprio perché quando i sogni si realizzano diventano vita reale ma, per far sì che questo accada bisogna essere sempre perseveranti e mai stanchi; inoltre il racconto riporta la centralità dell’amore nella vita di ciascuno e come il tempo non cambi l’accelerare dei battiti del cuore, padrone delle emozioni senza nessuna forza regolatrice. Nei racconti si parla anche delle brutalità commesse dagli uomini nei confronti di innocenti, “vittime” solo per essersi trovate nel posto sbagliato in un momento di follia umana infatti, proprio come si legge nel racconto “Incompiuta :“non hanno perché le crudeltà”. In questo caso vittima è l’astrofisica Mary, già priva di una ”veste” compiuta in quanto il suo corpo, specchio di una bellezza mutilata, ha il fato beffardo deciso la sua collocazione in un mondo non più terreno. Purtroppo per impedire tali crudeltà non ci sono concessi strumenti necessari, però la gente è stanca di avere paura, di vivere in un mondo mai sicuro dalle barbarie di chi è privo di rispetto dell’essere umano; tuttavia non dobbiamo smettere di anelare alla conoscenza, di lottare contro chi ci vuole sottomessi ad un regime che provoca timore del futuro. L’ analisi critica e profonda della contemporaneità presentata dai racconti induce a guardarci attorno, a riflettere sulla folla proiettata verso l’ effimero e il materiale. Guardare dentro se stessi è la salvezza, facendo emergere quello che siamo realmente e attribuendo il giusto valore agli elementi necessari per vivere una vita sempre meno oscura affidandoci, cosi come emerge dai racconti, ai principi fondamentali dell’esistenza, quali l’amicizia, la famiglia, le proprie passioni e l’amore. LICEO CLASSICO I.I. “D.DE RUGGIERI" ALUNNA: POLIMENO ELENA CLASSE: 3^E

  • Il narcisismo è un termine che presenta una vasta gamma di significati, a seconda che venga utilizzato per descrivere un concetto centrale della teoria psicoanalitica, un disturbo mentale, un problema sociale o culturale, o più semplicemente un tratto della personalità. Il narcisismo è particolarmente diffuso nei giovani, i quali presentano la costante necessità di essere apprezzati ed elogiati. Questa problematica emerge da alcuni racconti del libro intitolato “L’enigma in scena”,una delle raccolte più appassionanti di vari racconti a opera della nota poetessa e scrittrice massafrese Antonietta Benagiano. Nel brano intitolato “Il camice”, troviamo il protagonista Vittorio ossessionato dal suo camice da medico cui dedica tutto il tempo per assicurarne la perfezione. Ciò a causa di un insuccesso che ha ferito il suo ego pertanto Vittorio è diventato un personaggio fortemente fragile e insicuro di sè. Alcuni non sono consapevoli di essere affetti da narcisismo e dunque rifiutano l’aiuto altrui anche con violenza. Questa situazione viene vissuta in prima persona da Marta nel brano intitolato “Primo passo” ,la quale tenta di aiutare Davide,l’uomo che ha sempre amato e appoggiato, a sconfiggere il suo narcisismo ma,come la maggior parte dei problemi, anche il narcisismo deve essere affrontato in maniera graduale,la prima cosa da fare per allontanarlo è prenderne atto e cercare aiuto nelle persone giuste. Ai nostri giorni tendiamo a non prestare particolare attenzione a problematiche di questo tipo poiché a volte sembrano non appartenerci, ma è del tutto errato pensare ciò in quanto viviamo in una società del tutto narcisista: per averne un esempio basta collegarsi sui social network e osservare quante foto vengono postate per condividere momenti della vita privata con persone estranee. Questo accade perché ci sentiamo fortemente fragili e cerchiamo l’approvazione delle cose che svolgiamo quotidianamente negli altri e magari a volte capita di prestare maggior attenzione al numero di amici che abbiamo sui social piuttosto che passare del tempo con le persone che ci circondano. Dunque questo libro mediante dei racconti dai quali emergono molteplici problematiche molto profonde, non si limita ad allontanarci dai mali sempre più diffusi, ci incita in un certo senso anche seguire la strada della logica e della razionalità, in grado di arrecare nell’uomo un maggiore senso di consapevolezza. Leggere i vari racconti in maniera superficiale non porterebbe a nulla di proficuo, ma prestando particolare attenzione ad essi è possibile acquisire maggior consapevolezza di ciò che ci circonda e capire come determinati aspetti della realtà sociale incidono in maniera significativa sulla nostra persona. Alagni Carmen Classe: 3^E, liceo classico D. De Ruggieri

  • Il “narcisismo”, sinonimo di “egocentrismo” (dal greco “ego”= io), è una patologia sempre più diffusa nell’epoca contemporanea. Si tratta di un complesso disturbo della personalità per il quale il soggetto che ne soffre sviluppa una vera e propria ossessione per sé stesso e per la sua immagine. I soggetti affetti dal narcisismo tendono a considerarsi esseri superiori rispetto agli altri, con un conseguente continuo bisogno di ammirazione e di riconoscimenti; hanno inoltre una completa mancanza di empatia, che li porta a non considerare i sentimenti e le necessità degli altri per loro inesistenti. Le caratteristiche del “narcisista” sono ampiamente evidenti nei personaggi di alcuni racconti brevi del libro “L’enigma in scena” di Antonietta Benagiano, scrittrice massafrese. L’autrice ha voluto aprire una finestra sul presente, come emerge dai suoi racconti. Nel racconto “Il camice”, si parla della storia di Vittorio, una ragazzo che sin da bambino ha sempre ricevuto alti apprezzamenti riguardo il suo aspetto fisico e soprattutto la sua intelligenza che lo ha portato a una laurea con lode in Neurochirurgia. Ma, per niente abituato alle sconfitte e ai fallimenti, è proprio a causa dei continui elogi che Vittorio diventa un narcisista patologico. Egli lega il suo egocentrismo ad un camice bianco di cotone setato che ha fatto cucire su misura. Il camice diventa il correlativo oggettivo, la rappresentazione, attraverso l’oggetto, del suo amore per sé stesso. Vittorio ogni giorno indossa quel camice al Dipartimento e appare sicuro di sé, finché un giorno un suo collega gli fa notare delle ombre sul tessuto e un suo docente gli comunica che ha errato la diagnosi di un paziente. È da questa vicenda che il semplice apprezzamento per sé stesso si trasforma in “narcisismo patologico”: Vittorio, infatti, si rinchiude in casa e non vuole più recarsi al Dipartimento perché non accetta di aver commesso un errore. Da quel momento tutti i giorni lava e stira il camice per ore, in modo da renderlo perfetto, senza alcun tipo di ombra. Altri due racconti in cui la scrittrice ha evidenziato disturbi di narcisismo sono “Primo passo” e “Dialogo da monologhi”. In entrambi i protagonisti sono soggetti affetti da narcisismo ed egocentrismo che si ostinano a non dare importanza agli altri, considerati inutili, ma a volere da essi ammirazione. Nel racconto “Dialogo da monologhi” Naomi si presenta come una ragazza che rifiuta la propria casa: la madre, il padre e il fratello in quanto li considera nullità e incapaci di comprenderla. Naomi giustifica il rifiuto, affermando che non può instaurare nessun tipo di rapporto con la sua famiglia a causa delle idee troppo discordanti. Ella manifesta il “narcisismo patologico” continuando a sfuggire alla vita reale e a vivere in mondo tutto suo, in cui esiste solo lei, diventando sempre più violenta nel modo di approcciarsi con la famiglia sempre più lontana dalla realtà. Il “narcisismo” è presente in ogni essere vivente, in quanto l’uomo ha da sempre avuto bisogno di sentirsi unico e superiore a tutti, ma è possibile controllarlo e tenerlo a bada in modo da non farlo diventare, come nei racconti de “L’enigma in scena”, un disturbo patologico della personalità capace di impadronirsi della vita. Questo disturbo è, infatti, altamente presente nella realtà quotidiana: sempre più sono coloro che hanno un continuo bisogno di accettazione da parte della società, e questo rappresenta una forma di grande debolezza. Basti guardare quanto tutti gli esseri umani siano legati al mondo dei social: continui scatti, continue pubblicazioni di foto e pensieri sui social network con l’unico scopo di essere accettati da un’ umanità ormai omologata, non più basata sui valori morali ed interiori, che, al contrario, guarda solo l’apparenza. La civiltà che si sta sviluppando è sempre più contaminata dall’insicurezza, ed è proprio questa la causa del narcisismo: il continuo bisogno di esaltare sé per evitare l’oblio. Mariarita Rizzi Classe 3^E, Liceo Classico "D. De Ruggieri" Massafra (TA)

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