"c'era una volta un re a cui venne imposta una maledizione e c'era una volta una bellissima e intelligentissima fanciulla che aveva il potere di spezzare il maleficio". Eh già la storia la conosciamo tutti e tutti sappiamo come si conclude e allora cosa fa la differenza? La differenza la fa chi racconta la storia. Quando io sento retelling la bella e la bestia ovviamente parto in quarta e devo avere il libro a tutti i costi. Ho acquistato questo totalmente al buio, non conoscevo l'autrice, non conoscevo la CE e non avevo letto alcuna recensione. Sono rimasta subito colpita dall'estetica interna, ben curata in tutto e ho voluto subito iniziare la lettura. il worldbuilding è debole e con debole non intendo semplice perchè molto spesso ho lodato la semplicità se ben strutturata. Debole perchè hai sempre il sentore che manchi qualcosa, avrei gradito che l'autrice non si limitasse a elencare le varie corti, citandole ogni tanto senza approfondire, così come mi sarebbe piaciuto che venisse spiegato bene il perchè ogni corte debba essere amministrata in contemporanea da un re seelie e un re unseelie. Tutto questo purtroppo è mancato e io l'ho avvertito in pieno. Ho letto il libro abbastanza velocemente, la scrittura è scorrevole ma come dicevo prima il worldbuilding è povero. Altra pecca che ho riscontrato sono i dialoghi, esageratamente elementari tanto che il re inizialmente mi è parso poco sveglio. Mi è dispiaciuto questo aspetto perchè a mio parere curando un pò più il worldbuilding e i dialoghi tra i protagonisti sarebbe potuto essere un prodotto migliore. (recensione più completa su IG).
