L' eredità scomoda. Da Falcone ad Andreotti. Sette anni a Palermo - Gian Carlo Caselli,Antonio Ingroia - copertina
L' eredità scomoda. Da Falcone ad Andreotti. Sette anni a Palermo - Gian Carlo Caselli,Antonio Ingroia - copertina
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Letteratura: Italia
L' eredità scomoda. Da Falcone ad Andreotti. Sette anni a Palermo
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Descrizione


Un dialogo serrato tra due magistrati che hanno vissuto a Palermo gli anni del grande scontro con Cosa Nostra. Dal confronto tra Gian Carlo Caselli, che è stato il capo della procura di Palermo, e Antonio Ingroia, suo sostituto, allievo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, emergono retroscena delle grandi inchieste giudiziarie, delle operazioni antimafia più clamorose, dei contrasti interni ed esterni alla magistratura, dei rapporti tra politica e giustizia. Un faccia a faccia che, orchestrato da un giornalista esperto di questioni di giustizia, si popola pagina dopo pagina dei personaggi più rilevanti dei grandi casi giudiziari, da Totò Riina a Tommaso Buscetta, da Bruno Contrada a Giulio Andreotti.

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Informazioni:

A cura di Maurizio De Luca. Serie Bianca. 945 – Ba in ottavo In Ottavi (15-23cm ) Brossura 9788807170515 Ottimo (Fine) Ottimo.

Dettagli

2001
224 p.
9788807170515

Conosci l'autore

Foto di Gian Carlo Caselli

Gian Carlo Caselli

1939, Alessandria

Conseguita la maturità classica presso il liceo Salesiano Valsalice, si è laureato in giurisprudenza presso l'Università di Torino in cui dal 1964 è assistente volontario di storia del diritto italiano.Nel dicembre 1967, vinto il concorso in magistratura, è stato destinato al Tribunale di Torino, ove nei primi anni settanta è stato giudice istruttore penale. Dalla metà degli anni settanta sino alla metà degli anni ottanta, ha trattato reati di terrorismo riguardanti le Brigate Rosse e Prima Linea.Nel 1984 ha fatto parte della Commissione per l'analisi del testo di delega del nuovo codice di procedura penale e nel 1991 è stato consulente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul terrorismo e sulla mancata individuazione dei...

Foto di Antonio Ingroia

Antonio Ingroia

1959, Palermo

Nel 1987 è entrato in magistratura e ha iniziato la carriera al fianco di Giovanni Falcone e soprattutto di Paolo Borsellino, di cui è stato l’allievo prediletto. Dal 1992 ha svolto la sua attività nella Procura distrettuale antimafia di Palermo occupandosi di molti processi importanti, da quelli agli alti funzionari dei servizi segreti Contrada e Mori al processo Dell’Utri, dall’omicidio Rostagno alla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro, fino all’ultima clamorosa inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, che Chiarelettere pubblica in forma di libro intervista (assieme ai giornalisti Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza) nel 2012, sotto il titolo Io so. Dal 2009 è procuratore aggiunto a Palermo e coordinatore della Procura distrettuale antimafia....

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