Gli esperimenti giudiziali. Limiti e potenzialità di un istituto negletto
L’esperimento giudiziale ha sempre goduto di scarsa considerazione da parte di Corti e Cattedre, tanto da risultare un mezzo di prova anacronistico, in via di estinzione. La ragione di ciò è da individuarsi nel fatto che viene ritenuto strumento inidoneo per l’accertamento del reato e delle relative circostanze a causa di una natura meramente ricognitiva e ricostruttiva, idoneo ad offrire risultati essenzialmente certi solo in caso di esito negativo. Si tratta di aspetti che inducono a guardare con sfiducia all’esperimento giudiziale, con l’effetto di ritenere ingiustificato sul piano economico e probatorio il ricorso ad un meccanismo così complesso e costoso, capace di apportare risultati in termini di mera probabilità circa un determinato accadimento. Si tratta di riserve che, oggigiorno, vanno rimosse in quanto, grazie all’applicazione della tecnologia, l’esperimento giudiziale si propone come “prova” idonea ad apportare al processo dati conoscitivi per convalidare i vari profili dell’accertamento, sempre che il suo utilizzo sia presidiato dalle garanzie previste per il contraddittorio per la formazione della prova.
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Anno edizione:2023
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