Farinacci. L'antiduce. In appendice il «Diario 1943» del gerarca più fascista di Mussolini
Roberto Farinacci fu forse il personaggio più importante del fascismo, dopo Mussolini e accanto a Dino Grandi, di cui era l'antagonista per eccellenza. Mente affilatissima, a Cremona fu un signore rinascimentale, mentre nel resto d'Italia seguitò a incarnare, agli occhi dei fascisti, l'ideale sostituto del Duce, ritenuto a lui superiore per intransigenza e determinazione. Mussolini lo subì come una spina nel fianco, emarginandolo. Il 25 luglio 1943, il ras cremonese fu, con Grandi, regista di un'operazione mirante a ridimensionare il peso politico di Mussolini. Ma mentre Grandi voleva sganciare l'Italia dall'Asse, firmando la pace con gli Alleati, Farinacci puntava a istituire una dittatura di partito restando fedele alla Germania.
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in appendice il Diario 1943 del gerarca più fascista di Mussolini Diario di Roberto Farinacci.
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Anno edizione:2004
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In commercio dal:1 gennaio 2004
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