“La figlia dei due mondi” è un romanzo di fantascienza. Due pianeti: la terra e Keid. Due bambini. Due cugini. Due culture. Due mondi destinati ad incontrarsi. Lea, mamma umana e papà keidiano. Ashtar, mamma umana e papà keidiano. Figli di due fratelli. Lea nata sulla terra, Ashtar nato su Keid. Lea ha un carattere umano, esuberante, impulsivo ed è completamente incapace di nascondere le proprie emozioni. Ashtar invece è timido, riservato, rispettoso e non mostra mai le sue emozioni. Quando Lea rimane orfana verrà adottata dallo zio. Uno zio duro, violento, che cercherà in ogni modo di educare la piccola Lea alla cultura keidiana. Una cultura dove le emozioni sono qualcosa di cui vergognarsi. La storia è raccontata in prima persona da Lea. Lea ha un carattere un cui le emozioni prendono sempre il sopravvento. Ma questo non è ben visto dalla sua nuova famiglia. In questo contesto trova un appoggio in Ashtar, il cugino/neofratello. Così i due affrontano numerose avventure mescolando le loro diverse nature. Saranno un supporto l'una per l'altro alla scoperta del loro futuro. Il romanzo è il primo di una dilogia. Un libro per gli amanti del genere fantascientifico. Una scrittura scorrevole, semplice e accattivante. L'autrice è stata abilissima nel creare questo mondo che ha proprie caratteristiche e proprie tradizioni. Nella storia ci sono molti temi attuali, bullismo, l'incapacità di accettarsi, il sentirsi inadeguati. Ma il comportamento di Lea fa emergere la resilienza, la capacità di resistere e affrontare qualsiasi situazione. Un romanzo che consiglio agli appassionati di fantascienza ⭐️⭐️⭐️⭐️/5
