ma voi ci pensate mai a quanto deve essere doloroso amare una persona e non poterci stare insieme? Trattandosi di un romanzo storico, ero titubante all’inizio della lettura perché sapevo che si trattasse di un libro diverso da quelli che io leggo di solito. Ma ci ho messo veramente poco per abituarmi allo stile di scrittura. Perché nonostante si tratti di un romanzo storico, io l’ho trovato leggero, scorrevole e facile da leggere. Rachele, figlia di un fattore, lavora insieme al padre in una tenuta dove risiede un Conte con la sua famiglia. Samuele, figlio del Conte Falesi, rimane ammaliato da tanta bellezza. Si innamora perdutamente di Rachele, della sua dolcezza, della sua purezza e della sua delicatezza. L’amore però purtroppo non sempre basta. Nel 1990, a quei tempi, un conte non poteva permettersi di sposare una giardiniera. Soffrono così tanto che ad entrambi ad un certo punto sembra quasi di non riuscire più a respirare. Ma secondo una leggenda, se due persone sono legate dal filo rosso del destino, nulla potrà mai dividerli veramente. E allora viene spontaneo chiedersi: ma il filo rosso del destino, può resistere a tanto? può affrontare un amore intenso, disperato, viscerale? un amore che ti consuma l’anima fino all’ultimo respiro. un amore che ti fa sognare ad occhi aperti. un amore che ti fa dire: me lo prendo tutto io il dolore, ma ti prego, due anime come le loro, non possono vivere separati, devono affogare l’uno nel cuore dell’altro e amarsi fino allo sfinimento. I miei più sentiti complimenti all’autrice, che come primo romanzo d’esordio, ha scritto un meraviglioso piccolo capolavoro.
