Filosofia della storia in frammenti
Scrivere una filosofia della storia è impossibile, così si è creduto nelle svolte epocali del postmodernismo e del decostruzionismo. Ágnes Heller ha voluto sfidare questa certezza affidandosi alla forma del frammento, l’unica in grado di sopravvivere all’esaurirsi dei sistemi, delle grandi narrazioni e – come è parso a un certo punto – della storia stessa, per svelare e interpretare l’immaginazione storica del presente. Il postmoderno con cui Heller si confronta non ha niente di giocoso o ironico: è una prigione, una stazione ferroviaria dove il simbolo della modernità per eccellenza, la locomotiva del progresso, è in partenza verso Auschwitz. Eppure, bisogna avere il coraggio di abitare il presente, accettando di vivere nella contingenza cosmica e sforzandosi di andare oltre. Pubblicato inizialmente nel Regno Unito nel 1993 e qui tradotto per la prima volta in italiano, “Filosofia della storia in frammenti” è una immensa narrazione filosofica, tracciata sulla scia di Walter Benjamin, verso la «coscienza dei nostri limiti», «della nostra relazione con il passato» e «con la cultura in generale».
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Anno edizione:2022
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