Un libro che si colloca nella narrazione di inchiesta e analisi storica. Biacchiessi, con uno stile asciutto e lineare, illustra - capitolo dopo capitolo - i fatti più salienti che hanno caratterizzato la dittatura argentina dal 1976 al 1983, concentrandosi maggiormente su alcuni fatti specifici la cui descrizione - il più delle volte - toglie il fiato e lascia con un bruciore di stomaco l'impotente lettore. Una analisi dura ma lucida, che mette in relazione i molteplici aspetti di fatti così macabri e umilianti, e ne segue i legami oscuri che coinvolsero anche molti iscritti alla loggia massonica P2 qui a casa nostra, uno su tutti il "venerabile" Licio Gelli, ovviamente. Consiglio la lettura di questo libro a chi ha a cuore la libertà e la dignità degli esseri umani, per osservare come una forma di silente olocausto sia ancora oggi un'onta gravissima e difficile da lavare via per un paese come l'Argentina (che è sempre stata legata all'Italia da una parentela di sangue tangibile).
Una generazione scomparsa. I mondiali in Argentina del 1978
È il 25 giugno 1978. A Buenos Aires, Estadio Monumentai, va in scena Argentina-Olanda, finale dei mondiali di calcio. Il clima è surriscaldato, perché la nazionale Argentina vuole vincere a tutti i costi e non può sbagliare. Poi si gioca tutto davanti al suo pubblico, soprattutto davanti agli occhi vigili del dittatore e torturatore argentino generale Jorge Videla, e a quelli di tutti i membri della Junta militare, al potere dalla notte del 24 marzo 1976, seduti in tribuna d'onore. Accanto a loro, nascosto dai riflettori delle telecamere, c'è un signore italiano ancora sconosciuto ai più: è Licio Gelli, il Venerabile della loggia massonica P2, Propaganda 2, imprenditore, amico personale degli uomini del potere argentino. La partita finisce 3 a 1 per l'Argentina. A poche centinaia di metri dallo stadio di Buenos Aires, in Avenida del Libertador 8151, anche gli aguzzini dell'Escuela de Mecánica de la Armada, I'esma, uno dei centri di tortura del regime, esultano e abbracciano le loro vittime agonizzanti. Per una sera almeno, dai cieli dell'Argentina, cadono solo coriandoli e festoni, e non corpi di donne e uomini lanciati dai portelloni degli aerei verso le acque nere e minacciose dell'oceano. Il giorno dopo riprenderanno puntuali e precisi i voli della morte. Tutto tornerà normale, nell'assurda anormalità dell'Olocausto argentino. Proprio in quei giorni, il mondo conoscerà anche il coraggio delle Madri di Plaza de Mayo: la televisione olandese diffonderà le immagini della marcia di decine di donne con il fazzoletto bianco che chiedono giustizia per una generazione ormai scomparsa.
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Anno edizione:2017
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In commercio dal:18 maggio 2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Alessandro 09 agosto 2025un toccante riassunto di anni tragici argentini
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skizzo086 03 novembre 2022Buon libro...
Libro di breve durata che racconta però una storia pazzesca, non conoscevo nulla riguardo questa situazione in Argentina. Cercherò sicuramente altri libri sull'argomento perché mi piacerebbe approfondire ulteriormente
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