George Szell conducts Beethoven Symphonies 1-9 & Ouvertures
Molti aspetti di George Szell si uniscono in questo album: benché nato a Budapest in una famiglia ebraico-ungherese, era un vero musicista viennese, estremamente talentuoso ed estremamente arrogante. Beethoven era al centro del suo repertorio, ancor più che per la maggior parte dei direttori. La Cleveland Orchestra era il gioiello della corona di Szell. Artur Rodzinski trasformò un gruppo mediocre in un ottimo ensemble; Szell lo perfezionò fino all'eccellenza. Donal Henahan del The New York Times la definì "lo strumento sinfonico più preciso al mondo." Un decennio dopo la morte di Szell, il direttore musicale di Cleveland, Christoph von Dohnanyi, si lamentò: "Facciamo un grande concerto e George Szell riceve una grande recensione." Alcuni critici hanno sostenuto che le interpretazioni di Szell fossero troppo veloci, troppo rigide e prive di calore; la sua risposta era: "Non posso servire asparagi con salsa al cioccolato." Insegnante severo, non era né un geniale Bruno Walter né un disinvolto Charles Munch. Le interpretazioni di Szell erano pari a quelle di Toscanini in termini di accuratezza e correttezza, ma gli mancava la capacità espressiva delle corde vocali di quest'ultimo maestro. Alcuni musicisti di Cleveland sostenevano che l'orchestra fosse persino migliore durante le prove, essendo spesso stata "eccessivamente provata" perché i brani erano stati "provati troppo." Le esibizioni di Szell non erano sempre un successo; una Ottava di Beethoven del gennaio 1959 fu criticata per le "sorprendentemente numerose irregolarità negli attacchi" (Frank Hruby nel Cleveland Free Press). Tuttavia, tutti i problemi sembravano sempre risolversi durante le sessioni di registrazione; questa Ottava di Beethoven del 1961 è perfetta, la mia interpretazione preferita di sempre. Ascoltando queste nove sinfonie di Beethoven, non si sente alcun suono falso, nessun attacco sfocato, nessuna nota stonata, né una frase sgradevole. La Severance Hall, sede della Cleveland Orchestra dal 1931, soffriva di un'acustica eccessivamente secca, l'ultima cosa di cui una performance di Szell aveva bisogno. La più antica di queste registrazioni, l’Eroica del 1957, risale appunto al 1957 ed è stata registrata presso il Masonic Temple di Cleveland, un auditorium da 2.200 posti in cui l'orchestra si esibì dal 1921 al 1930. Nell'estate del 1958 furono effettuati ampi lavori di ristrutturazione acustica, tra cui l'installazione di quello che successivamente divenne noto come Szell Shell. Poiché tali lavori si rivelarono efficaci, le restanti sinfonie furono registrate nella rinnovata Severance Hall dal 1959 al 1964. Nel 1966 furono registrate quattro ouverture (Egmont, Coriolano, Re Stefano e Leonore n. 2), mentre Fidelio e Leonore n. 1 furono registrate presso gli St. John's Wood Studios di EMI a Londra nel 1967.
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Compositore:
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Direttore:
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:7
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