Giubbe rosse (Red Coloured Vinyl) - Vinile LP di Franco Battiato

Giubbe rosse (Red Coloured Vinyl) - Vinile LP di Franco Battiato - 2

VINILE

Giubbe rosse (Red Coloured Vinyl)

di Franco Battiato (Artista)

Universal, 20 marzo 2020

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40,14 € +400 punti Effe

Venditore: Feltrinelli

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Giubbe rosse (Red Coloured Vinyl)

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Descrizione

Edizione in doppio vinile colorato (rosso)
Giubbe Rosse è stato il primo album dal vivo di Franco Battiato, registrato tra Parigi e Madrid e il Teatro Lirico di Milano nel dicembre 1989 contiene le più belle canzoni di Battiato con un sound davvero unico e magico.
E’ questo forse l’album dal vivo più bello e affascinante di Battiato con una grande vocalità e con grandi atmosfere musicali (Franco Battiato voce e tastiere, Filippo Destrieri alle tastiere e programmazioni, Ricky Belloni alle chitarre, Marco Guarnerio al basso, e dall’Orchestra Internazionale d’Italia diretta da Giusto Pio.
Unico brano di studio è la title track “Giubbe Rosse” e l’unico featuring è quello della voce incantevole di Giuni Russo nel brano “Lettera al Governatore della Libia”.
Il Doppio LP si presenta colorato di rosso in un gatefold davvero meraviglioso e inedito grazie alla maestria di Francesco Messina e il suo braccio destro Andrea Morandini di Polystudio e foto dell’artista inedita mai pubblicata (grazie al fotografo Maurizio Buiscarino).

Dettagli

Artisti:

Franco Battiato
Supporto:

Vinile LP
Numero supporti:

2

Etichetta:

Universal

Data di pubblicazione:

20 marzo 2020

EAN:

0602508655784

Conosci l'autore

Franco Battiato

1945, Jonia (CT)

Nato in provincia di Catania, Francesco (detto «Franco») Battiato consegue la maturità scientifica ad Acireale. Il padre era scaricatore di porto a New York, e a seguito della sua scomparsa, il giovane si trasferisce a Roma, e poi a Milano. Di questo periodo Battiato ricorda: «Milano allora era una città di nebbia, e mi sono trovato benissimo. Mettevo a frutto la mia poca conoscenza della chitarra in un cabaret, il "Club 64", dove c’erano Paolo Poli, Enzo Jannacci, Lino Toffolo, Renato Pozzetto e Bruno Lauzi. Io aprivo lo spettacolo con due o tre canzoni siciliane: musica pseudobarocca, fintoetnica. Nel pubblico c’era Giorgio Gaber che mi disse: vienimi a trovare. Il giorno dopo andai. Diventammo amici». Con il compaesano Gregorio Alicata,...

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