Avete presente quella delicatezza, quel gusto così sottile, quella profondità che trasuda da una pellicola come “Nuovo cinema paradiso”? (per fare il primo esempio che mi viene in mente). Insomma, quel tipo di cinema che racconta prima di tutto emozioni, che prescinde dalla complessità della trama per farti commuovere?? Beh, con le debite proporzioni “la guerra dei fiori rossi” è sicuramente uno di quei film che ti fanno sorridere il cuore. Che ti fanno riflettere su come a volte la semplice quotidianità sia la storia più bella e allo stesso tempo più curiosa che possa venire raccontata. Intendiamoci, non credo che questo film sia un capolavoro, eppure è in grado di muoverti qualcosa dentro. Bastano cinque minuti ed eccoti lì, completamente coinvolto dalla peripezie di un piccolo cinesino ribelle che ne combina di cotte e di crude: lo guardi e non puoi fare a meno di amarlo con tutto te stesso. Poi il film finisce e te ne resti immobile per qualche istante, con la faccia da pesce lesso: ti senti felice e non sai nemmeno bene il perché.
La guerra dei fiori rossi
All'età di due anni Qiang viene mandato in un asilo nido a tempo pieno. Fino a quel momento era stato allevato dalla nonna, che ammalatasi, non può più badare a lui. Qiang è ammesso alla classe dei più piccoli, quaranta bambini fra i due e i tre anni. Il primo giorno di scuola incontra Beiyan, una bambina che ha il letto di fianco al suo e che diventerà la sua migliore amica. Dopo pochi giorni Qiang è già diventato l'incubo delle maestre: bagna il letto, fa il prepotente con i più piccoli, specialmente le bambine, e in classe non riesce a stare fermo un minuto. Eppure la sua ribellione è vitale, vittima dell'incomprensione e della volontà di controllo dei grandi. L'ultimo giorno di scuola Qiang, eccitato, si vanta con i bambini più piccoli del fatto che sta per andare alle elementari e che tra poco sarà finalmente libero. Eppure da grande ricorderà gli anni all'asilo come i più felici e spensierati della tua vita.
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Titolo originale:Kan shang qu hen mei
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Regia:
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Interpreti:
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Paese:Cina; Italia
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Produzione:San Paolo, 2014
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Distribuzione:Terminal Video
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Durata:92 min
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Lingua audio:Cinese (Dolby Digital 1.0 - mono);Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono)
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Lingua sottotitoli:Italiano per non udenti
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Formato Schermo:Wide Screen
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Contenuti:trailers; interviste; dietro le quinte (making of)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ENRICO PETRACCO 06 settembre 2010
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