Guerra, speranza e inchiostro
Guerra, speranza, inchiostro sono le tre parole chiave di questa storia vera, tracciata dalla penna delle persone normali che la guerra la vissero e la subirono sul corpo e nella mente. In particolare un anziano signore diede alla nipote un quaderno di appunti sulla sua famiglia e da ciò prende avvio il racconto dell’autore che fa emergere una storia d’altri tempi, cucita sugli affetti familiari e sociali, impregnata di riti religiosi e comandata da ritmi stagionali, sudore nei campi e duro lavoro casalingo. La micro storia fu però interrotta ben due volte dalla tragedia della guerra e dall’invadenza della macro storia. Infatti, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, per aver rifiutato di collaborare con i nazifascisti, tre degli otto figli finirono prigionieri in diversi Stalag dove gli italiani erano trattati come schiavi dagli uomini di Hitler. Quell’inedito e prezioso diario, ritrovato tra le carte di famiglia, è parte integrante del romanzo. Un romanzo che ci fa riflettere sulla guerra e di come spesso siamo solo distratti e pigri ereditieri della società, svogliati studenti della storia o disinteressati passeggeri del duemila.
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Autore:
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:31 maggio 2024
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