Head Of State (DVD)

Propr. Christopher Julius R., attore, sceneggiatore, produttore e regista statunitense. Dopo una lunga gavetta come cabarettista, si fa notare in alcune trasmissioni televisive e appare in film d'azione quali Beverly Hills Cop 2 (1987) di T. Scott e Arma letale 4 (1998) di R. Donner, ma sono le sue doti di comico brillante che gli consentono di aggiudicarsi diversi premi Emmy con il programma ­Chris Rock Show e di recitare da protagonista in Betty Love (2000) di N. La Bute, Down to Earth-Ritorno dal paradiso (2001) di C. Weitz e Bad Company - Protocollo Praga (2002) di J.?Schumacher, dove è al fianco di A.?Hopkins e, come spalla di A. Sandler, in L'altra sporca ultima meta (2005) di P. Segal, remake del film di R. Aldrich del 1974. Con Head of State (2003), trita parodia sul mondo politico...

Propr. Christopher Julius R., attore, sceneggiatore, produttore e regista statunitense. Dopo una lunga gavetta come cabarettista, si fa notare in alcune trasmissioni televisive e appare in film d'azione quali Beverly Hills Cop 2 (1987) di T. Scott e Arma letale 4 (1998) di R. Donner, ma sono le sue doti di comico brillante che gli consentono di aggiudicarsi diversi premi Emmy con il programma ­Chris Rock Show e di recitare da protagonista in Betty Love (2000) di N. La Bute, Down to Earth-Ritorno dal paradiso (2001) di C. Weitz e Bad Company - Protocollo Praga (2002) di J.?Schumacher, dove è al fianco di A.?Hopkins e, come spalla di A. Sandler, in L'altra sporca ultima meta (2005) di P. Segal, remake del film di R. Aldrich del 1974. Con Head of State (2003), trita parodia sul mondo politico...

"Attore statunitense. La precoce passione per la recitazione, già negli anni di Yale, si traduce in un'onorata carriera sui palcoscenici soprattutto off Broadway, applaudita dalla critica specializzata, e in una remunerativa sequenza di ruoli nelle serie tv. Il cinema, che pure B. frequenta fin dagli anni '80 (Un biglietto in due, 1987, di J. Hughes il suo primo film), fatica a regalargli personaggi che escano dall'anonimato cui sembra condannarlo il volto ordinario, marcato da una sonnolenza stordita, anche se proprio quest'ultimo gli gioca a favore nell'eccellente caratterizzazione del padre pedofilo e stupratore, ma a tratti infantile, in Happiness (1998) di T. Solondz. Dopo questa prova, le major cominciano ad apprezzare la sua recitazione misurata, ma preferiscono comunque orientare l'inquietudine...