Historiarum Ab Urbe Condita Libri XLV cum Universae Historiae Epitomis: omnibus accuratissimè castigatis, & in elegantiorum formam, quam unquam feurint, redactis

In-12° antico (15.5x9 cm), pp. (24), 1029, (1), pergamena rigida coeva con titolo manoscritto al dorso con nervetti di cui due passanti alle cuffie. Bell’ antiporta architettonica figurata. Marca tipografica floreale allegorica (giglio) al frontespizio. Testatine e capolèttere silografici ornati. Testo stampato su due colonne. Antiche note di possesso alla carta bianca anteriore e all’antiporta, alcuni marginalia antichi a lapis. Rifilato al taglio di testa. Alcuni abili restauri conservativi. Minima mancanza marginale alle pp. 577-78. Più che buon esemplare. Edizione veneziana tardo secentesca dell'"Ab Urbe condita" liviana, massimo monumento del pensiero storiografico della latinità per eccellenza di stile non meno che per grandiosità e monumentalità di ricostruzione. Prima della trattazione è premessa una cronologia della storia romana antica scritta dal Sigonio. Dopo la trattazione vi è l'epitome di Floro dei libri perduti di Livio.