Immagini della crisi. Nietzsche, Husserl, Joyce, Heidegger, Bachtin, Bataille, Foucault e Murakami
La crisi del soggetto ha origini remote, e può essere retrodatata a piacere. Sia il campo delle esperienze "inside" che quello delle esperienze "outside" sono diventati uno sciame di percezioni: il soggetto e il mondo in cui egli opera hanno perso ogni consistenza. In particolare Nietzsche, Heidegger e successivamente Foucault hanno lavorato sul fronte interno, distruggendo l'identità cartesiana/hegeliana di essere e pensiero. Non è mancata, negli ultimi tempi, una controffensiva 'realistica' verso questa deriva della cultura moderna. E tuttavia la consapevolezza, ormai definitivamente acquisita, che sia all'interno della nostra specie animale, sia tra essa e le altre specie, regni incontrastato il classico "pros ti" scettico, il relativo, pende come la spada di Damocle su ogni ipotesi di restaurazione del realismo. La cultura moderna sembra infatti dirigersi piuttosto verso il simbolico, questo 'terzo regno' (Deleuze) tra l'immaginario e il reale che getta altresì un ponte verso il mito, quindi verso l'oltre. Costruire questo ponte è stato il compito eminente della letteratura e del romanzo moderno, in Joyce agli inizi del novecento e oggi in autori come Murakami o Atwood. Gli autori: Luciano Albanese; Remo Bodei; Nicola d'Ugo; Doriano Fasoli; Silvia Maria Pettorossi; Franco Rella.
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Anno edizione:2017
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