Descrivere un libro di aforismi non è facile, si rischia di cadere in banali aggettivazioni; il modo migliore è far riferimento all'autore, e ribadire ancora che non si tratta di uno scrittore per ragazzi, se ce ne fosse ancora bisogno. Meglio riportare qualche esempio, per fugare ogni ulteriore dubbio. "Imprechiamo finché possiamo. In paradiso non ci sarà permesso." "Il paradiso per il clima, l’inferno per la compagnia." "[La Bibbia] è molto interessante. Contiene nobili poesie, favole argute, storie sanguinose, buoni princìpi morali, una miniera di oscenità e più di un migliaio di menzogne." "Lo spirito dell’ira è peccato, non le parole; e lo spirito dell’ira è l’imprecazione. Cominciamo a bestemmiare prima di poter parlare." "La prima cosa che un missionario insegna al selvaggio è l’indecenza." "L’imbroglio della vita e la slealtà di un Dio che può creare malattia, infelicità e crimine… creare cose per le quali gli uomini sarebbero condannati se le creassero… cose che gli uomini si vergognerebbero di creare." "È per bontà divina che nella nostra nazione abbiamo queste tre cose indicibilmente preziose: la libertà di parola, la libertà di coscienza e la prudenza di non metterle mai in pratica." La censura non ne permise la pubblicazione, almeno così si dice nella presentazione; se non è vero è almeno verosimile.
