Incubo a Peshawar. SAS

Del volo 800 della TWA, decollato da New York e diretto a Parigi, rimangono solo alcuni rottami che galleggiano sulla superficie dell'oceano Atlantico. L'esplosione di un ordigno a bordo ha tranciato di netto la parte anteriore del Boeing 747, piombata in mare come un sasso. Il resto della fusoliera, con i duecentotrenta occupanti, è precipitato pochi secondi dopo, disintegrandosi nell'impatto con le onde. Per i servizi segreti di Washington, dietro questo crimine abominevole c'è il fondamentalista saudita Osama bin Laden. Finanziatore di un'organizzazione che distribuisce fondi a gruppi terroristici, Bin Laden è considerato il nemico numero uno, da abbattere a qualsiasi costo. Ma catturarlo o ucciderlo non sarà facile, perché dal Sudan si è rifugiato in una zona dell'Afghanistan fuori dalla portata della CIA. Per arrivare a lui bisogna mettere le mani sull'esecutore dell'attentato, un militante integralista con base a Peshawar. Se ne occuperà Malko Linge, inviato in Pakistan per un'operazione clandestina che gli renderà molto arduo riportare a casa la pelle. Al posto dell'abito elegante, allora, il Principe delle Spie farà bene a indossare una corazza.