Antonio Padellaro rievoca gli anni della sua direzione dell'Unità a cavallo tra la rovinosa sconfitta elettorale del centro-sinistra nel 2001 e la nascita del Partito Democratico, e le divergenze sulla linea da tenere con la dirigenza prima dei DS e poi del PD. Dirigenza che non seppe o meglio non volle accogliere il movimento di impegno politico e di passione etica che pervase la società civile in quegli anni con la nascita dei "girotondi". Il racconto diventa corale con il contributo di prestigiose firme che collaborarono con lui e che portarono l'Unità ad una tiratura di 70.000 copie, come Furio Colombo, Oliviero Beha, Nando Dalla Chiesa, Corrado Stajano, Antonio Tabucchi.
Giocare pulito significa rispettare gli impegni presi, non scaricare su altri la colpa dei propri errori. Non giochi pulito se il giorno dopo ti dimentichi dei tuoi elettori, se ti metti d'accordo sottobanco con i tuoi avversari del giorno prima. Io gioco pulito nasce un anno fa dalla sconfitta storica del centrosinistra e vuole dare una risposta a quei milioni di persone che hanno assistito al trionfo di ciò che avevano sempre combattuto e sono rimaste sole. Come è stato possibile che il governo Prodi implodesse dopo poco più di un anno e che in quindici mesi il Partito democratico dilapidasse gran parte del patrimonio di consensi guadagnato con le famose primarie? Come è stato possibile che da un giorno all'altro Walter Veltroni gettasse la spugna senza fornire una vera spiegazione del suo abbandono? Perché si è lasciato che il Paese finisse ancora una volta nelle mani di un oligarca miliardario che considera la Costituzione un impaccio? Questa è la storia di un enorme spreco di fiducia e di speranze, raccontata da chi in questi anni ha osservato i giochi di potere della vecchia e stanca nomenklatura politica italiana dalla scrivania di direttore dell'"Unità". Ne è uscito un libro corale che è in qualche modo la continuazione di quel giornale animato dalla passione e dall'impegno civile di Furio Colombo e Marco Travaglio, di Antonio Tabucchi e Corrado Stajano, di Nando Dalla Chiesa e Oliviero Beha, di Maurizio Chierici e Sandra Amurri.
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Anno edizione:2009
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utente_2147 17 ottobre 2022
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utente_2147 07 ottobre 2022
Antonio Padellaro ripercorre il periodo della sua direzione dell'Unità segnato da profonde differenze di vedute con la dirigenza dei DS. Sulla stessa linea politica i contributi di Furio Colombo, Oliviero Beha, Corrado Stajano, Nando Dalla Chiesa, prestigiose firme degli ultimi anni dell'Unità. Il tela conduttore è il rimprovero/rammarico verso una classe dirigente che quasi subì senza combattere l'egemonia berlusconiana e non seppe o meglio non volle avvalersi del contributo di ideali e di passione offerti sul campo dai "girotondi".
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