Il lato oscuro della luna

Simone Zaccagni scrive un libro davvero unico. Tante storie, un unico comune denominatore: gli eterni secondi. Sì, perchè il libro non parla dei soliti eroi, dei soliti miti. No, Simone sceglie di parlare di coloro che rimangono all'ombra, di coloro che sono oscurati dai vincenti, di coloro che sono solo degli scudieri, delle comparse. Ma che in realtà comparse non sono. Leggendo il libro, un libro di outsider, il lettore si rende conto che i veri eroi non sono quelli che conosciamo, ma gli altri, quelli che hanno avuto la forza di credere in sè, o semplicemente hanno dato l'impulso creatore su cui si sono create le leggende che tutti conosciamo. Da Syd Barret dei Pink Floyd, al terzo uomo spedito sulla Luna, ma mai sceso (Collins), alla cagnolina Laika, protagonista della copertina, questi e molti altri personaggi vi faranno cambiare la prospettiva che avete nei confronti di molti eventi storici, sportivi ed artistici in generale, facendovi riflettere sul fatto che, come si dice per Felice Gimondi, il secondo non è il primo degli sconfitti, ma l’ultimo ad essersi arreso.

Il secondo libro di Simone Zaccagni, giornalista ed insegnante eugubino, “Il lato oscuro della Luna”, edito da Alter Erebus, è una raccolta di 42 storie più una, numero che evoca i chilometri della maratona, la sfida eroica per eccellenza, dove uno solo vince, ma i tanti che tagliano il traguardo sono anch’essi vincitori. Ed è questo il tema che accomuna tutti i racconti: dare luce ai secondi classificati, nello sport, nella storia, nella letteratura, nella vita di tutti i giorni. Rendere merito a quelli che, come Michael Collins, sono stati sulla Luna, ma non sono scesi… E come si dice per Felice Gimondi, il secondo non è il primo degli sconfitti, ma l’ultimo ad essersi arreso. Insomma, se il leggendario “The dark side of the Moon” dei Pink Floyd, cui il titolo chiaramente ammicca, era un concept album, praticamente un’unica canzone senza soluzione di continuità, sia per la tematica che per l’atmosfera musicale, così “Il lato oscuro della Luna” si potrebbe definire un concept book, con la tematica degli eroi di seconda mano sempre presente. La copertina racchiude tutti questi richiami: la Luna è eclissata dal vinile (Eclipse è uno dei successi dell’album), o forse semplicemente mostra il suo lato oscuro. Quello che Collins, primo uomo, come Adamo, vide dal vivo, e come Adamo per alcuni minuti fu l’uomo più solo del mondo. Collins che orbitava attorno, a pochi metri dalla Luna, mentre Armstrong e Aldrin vi passeggiavano sopra. Arrivare ad un passo dalla Luna, ma non poterci passeggiare, questo in fondo è il tema del libro. Ma il lato oscuro lo vide anche Syd Barrett, fondatore dei Pink Floyd, quando venne allontanato dalla band, e passò il resto della sua vita a cercare funghi ed accarezzare gatti. Morì da solo, povero, quando invece avrebbe potuto essere glorificato nell’olimpo della musica. E la zampa del cane sopra l’impronta di Armstrong? Basta leggere il primo racconto, per capire che Laika, la cagnolina sacrificata dai Sovietici in nome della scienza per sperimentare la vita nello spazio, ha fatto lei, virtualmente, quel piccolo passo per l’uomo, grande passo per l’umanità.