Lavorare ai margini di Hegel. Intermezzi critici della soggettività
Il lavorio ininterrotto e l’ammissione da parte di Hegel, poco prima della morte, della difficoltà del filosofo dinanzi all’accelerazione e all’imprevedibilità dei cambiamenti prodotti dal lavoro dell’umano portano in primo piano il significato degli aggiustamenti, dei ripensamenti, delle sospensioni necessari a un sistema in equilibrio precario tra forze centrifughe e forze centripete. Richiamando l’“ancora” in qualche modo imitiamo il “gesto” hegeliano riconoscendolo come “passato che non passa”, facendosi materia della nostra immaginazione per cogliere il punto in cui il circolo si flette in una spirale nel movimento della corda – sotterranea o sopraelevata – in un processo dinamico e plastico, come sospesa tra l’inizio e la fine. Più che imitare, perciò, proviamo a ripetere, spostandoci rispetto a una mera operazione storiografica, focalizzando i passaggi o i nuclei in cui è più evidente la strategia hegeliana di compensazione.
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:10 novembre 2025
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