Lettere dall'esilio (1933-1940) - Josef Albers,Vasilij Kandinskij - copertina
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Lettere dall'esilio (1933-1940)
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Descrizione


Le quarantaquattro lettere che il volume qui propone, nella sua prima edizione italiana, si presentano come uno scambio su questioni artistiche e private tra due colleghi e amici nel momento in cui il mondo che conoscevano stava andando in rovina. Eppure sono una chiara manifestazione del potere dell'arte e non certo un lamento o una protesta. L'uno scrive all'altro della sua evoluzione artistica grazie agli stimoli continui che provenivano dai luoghi dell'esilio. Nel 1933, gli ultimi membri rimasti al Bauhaus decidono di chiudere definitivamente la Scuola prima dei termini imposti dal Terzo Reich. Considerati artisti 'indesiderabili' l'esilio restava l'unica alternativa per Josef Albers e Wassily Kandinsky. Per Kandinsky è la Francia dove, con la moglie Nina, frequenta intensamente la nuova avanguardia parigina. Per Albers e sua moglie Anni sono gli Stati Uniti e, soprattutto, il Black Mountain nel North Carolina, il College dove è chiamato ad insegnare.

Dettagli

30 giugno 2014
164 p.
9788857519906

Conosci l'autore

Foto di Josef Albers

Josef Albers

Josef Albers (1888-1976), pittore e designer tedesco entrò nel Bauhaus come allievo nel 1921 e, diventato docente, vi rimase fino al 1933, quando si trasferì negli Stati Uniti in seguito alla soppressione nazista della scuola. Insegnò al Black Mountain College e in varie università americane. Nel 1968 fu eletto membro del National Institute of Arts and Letters di New York e nel 1974 divenne membro straordinario della Akademie der Künste di Berlino.

Foto di Vasilij Kandinskij

Vasilij Kandinskij

1866, Mosca

Pittore e teorico dell'arte, è considerato il principale iniziatore dell'arte astratta. Membro di una agiata famiglia borghese, viene avviato agli studi di legge. Dopo la laurea gli viene offerta una cattedra all'università, ma rifiuta per dedicarsi alla pittura. Il contatto con la musica (studia pianoforte e violoncello) si rivelerà fondamentale per la sua evoluzione artistica come pittore. Altrettanto fondamentali furono la mostra dei pittori impressionisti francesi a Mosca (in particolare I covoni di Monet) e la rappresentazione del Lohengrin di Wagner al Bol'soj.Nel 1896 si trasferisce a Monaco, in Germania, per intraprendere studi più approfonditi, dove entra in contatto con l'ambiente artistico che aveva fatto nascere la Secessione di Monaco...

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