Libertà e istituzioni nella città volontaria.
Nelle nostre realtà urbane, le regole d'uso del suolo e le infrastrutture e i servizi territoriali sono stati tradizionalmente garantiti dall'amministrazione pubblica. In tempi recenti stanno invece guadagnando sempre più spazio forme volontarie e private di organizzazione della convivenza e di fornitura autonoma di servizi comuni, che si fondano sull'accettazione volontaria di un insieme condiviso di regole per la cura del proprio ambiente di vita. Come è noto, questo tipo di forme associative volontarie a base territoriale si sta sviluppando soprattutto negli Stati Uniti, dove circa quaranta milioni di statunitensi vivono in comunità di questo genere. Si tratta di piccoli quartieri o addirittura piccole cittadine residenziali, chiusi, all'interno dei quali l'organizzazione degli spazi, dei servizi, ecc. sono decisi dalla comunità che li abita, e non dall'amministrazione pubblica. Possono essere definiti "comunità contrattuali" II volume propone un'analisi e una discussione di queste forme volontarie di organizzazione, a partire dall'esperienza statunitense.
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Anno edizione:2008
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In commercio dal:1 gennaio 2008
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