La crisi della sovranità. Un mese di sociale 2012
La crisi della sovranità è il titolo dell'appuntamento di riflessione del Censis "Un mese di sociale/2012". Per centocinquant'anni siamo stati abituati all'idea che la sovranità sta nello Stato e nella politica che lo gestisce ai vari livelli, ma oggi ci rendiamo conto ogni giorno di più che la sovranità si è spostata altrove. Non sta più nello Stato, a volte persino umiliato da decisioni imposte dall'esterno e da un'etica eterodiretta rispetto alla dinamica socio-statuale. Non sta più nelle sedi di potere politico (le assemblee elettive) e nelle cinghie di trasmissione dalla base a tali sedi (la rappresentanza). Non sta più nemmeno negli organismi sovranazionali, ormai svuotati della loro base di rappresentanza degli Stati membri e spesso diventati meri portavoce dei vincoli che i mercati impongono alle comunità nazionali. La nuova sovranità slitta sempre più in alto, nel potere incontrollato della finanza internazionale, con flussi e ricatti di potere che non hanno precedenti nella storia dell'Occidente. La categoria nazionale dei "tecnici" risulta così legittimata dai ristretti circuiti della nuova sovranità. E il popolo? Sovrano in Costituzione, destinato alla piazza o al mugugno.
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Anno edizione:2012
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