Controllo dell'anima e distruzione del corpo. Il male perverso e la crudeltà sociale
Ha senso parlare di una cura poliziesca della società? I fini del diritto sono quelli di proteggere o di togliere la copertura legale a una parte di cittadini o a intere categorie di esseri umani? Ogni crudeltà sociale ha la sua origine in un contesto storico dove lo spossessamento legale apre la strada a un possibile, e sempre attuato, percorso verso l'eliminazione, parziale o totale di chi è colpito da un pregiudizio, qualunque sia la sua natura. La pratica della violenza è strettamente collegata ai modelli ideologici e alle promesse di sicurezza che vengono espressi per far fronte al bisogno di protezione di ogni membro della società. Dalla Shoah, che viene analizzata come tipo ideale alle violenze collettive di oggi. Il libro si colloca nell'ambito degli studi sul genocidio, con un taglio fortemente interdisciplinare e sovversivo che interessa in primo luogo la criminologica, ma attraverso l'intero campo delle scienze sociali e della filosofia.
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Anno edizione:2011
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