Un monologo meraviglioso da vivere per chi lo legge o per chi - come me - vorrebbe portarlo in scena. Un flusso di pensieri scritto da Pino Cacucci dove a parlare sembra proprio Frida. Un caleidoscopio di emozioni di una donna, la cui vitalità nel dolore è riconoscibile dentro ognuna di noi.
Viva la vida!
Si tratta di un monologo che mette in scena l'appassionata esistenza di Frida Kahlo "detta" dalla protagonista dal vertice estremo dei suoi giorni. Mentre corre verso la morte, Frida torna ai patimenti della sua reclusione forzata (ripetutamente ingessata e condannata all'immobilità), ai suoi lucidi deliri artistici di pittrice affamata di colore, alla sua relazione con Diego Rivera. In poche pagine c'è il Messico, c'è il risveglio dell'immaginazione, c'è la storia di una donna, c'è la rincorsa di una passione mai spenta per un uomo. La sintesi infuocata di un'esistenza.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
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Nardirolina 16 ottobre 2025Un monologo meraviglioso
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Ely 12 ottobre 2025Una pennelata di vita
In Viva la Vida, Pino Cacucci dà voce a Frida Kahlo in un monologo intenso e viscerale. Le sue parole scorrono come pennellate, componendo un flusso di coscienza ordinato che attraversa origini, dolori, passioni e l’ultimo tratto della vita. Frida non si presenta come vittima, ma come donna che ha danzato con la Pelona – la morte – lungo tutta la sua esistenza, affrontando sofferenze e menomazioni con fierezza e creatività. Il testo mostra una Frida combattente, che trasforma ogni aborto, ogni ferita, in arte e resistenza. La sua militanza politica, l’amore libero e tormentato per Diego Rivera, le relazioni con uomini e donne, tutto è vissuto con intensità e autenticità. Il corpo, spesso visto come sarcofago, diventa strumento di espressione: imperfetto, ma vitale. Particolarmente apprezzabile è il modo in cui viene trattato il suo aspetto fisico: non come gesto di ribellione estetica, ma come parte della sua bellezza. Il monociglio e la peluria non sono provocazioni, ma tratti identitari, come dimostra la poetica definizione di Rivera: “ali di gabbiano”. La cultura messicana emerge con forza, in quel connubio tra vita e morte che permea la sua arte e il suo amore per Diego. Il confronto tra Frida e Rivera è illuminante: lui dipinge il mondo esterno, le rivoluzioni e le donne che desidera; lei guarda dentro di sé, raccontando la propria anima, pur immersa nel contesto storico e sociale. Questo breve monologo è un ritratto potente e sincero, che può offrire uno sguardo più autentico su Frida Kahlo e stimolare ulteriori ricerche sulla sua figura e sul suo pensiero.
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mar 23 febbraio 2024Lettura leggera ma coinvolgente
Ho letto tutto d'un fiato questo libro biografico su Frida Kahlo, essendo una sua grande estimatrice. E' una lettura leggera in cui scopriamo elementi della vita della pittrice messicana che generalmente sono sconosciuti ai più. Letto in 1 ora e mezza, è un libro molto coinvolgente.
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