Si può aggiustare un rene, un ginocchio, un arto, un polmone....ma un cuore? L'originalità della trama è tutta qui: l'idea di poter avere un fidato e saggio amico meccanico al quale potersi rivolgere ogni qual volta il nostro cuore subisce sofferenze e dolori in amore. Lui lo preleva, lo appoggia su di un tavolo, raduna i suoi arnesi, e prova ad aggiustarlo. Forse dopo se ne esce più confortati, ma è una sensazione momentanea, da post intervento. Le scelte rappresentano sempre la parte più difficile della nostra esistenza. Dipende tutto da loro. Ciò che si è sempre pensato di voler fare nella propria vita improvvisamente cambia direzione e ti mette su una strada che non credevi mai avresti potuto percorrere. E ti accorgi che la felicità è molto più vicina di quanto tu possa immaginare. La miniera è esattamente la dove si è: basta scavare.
Chissà se tra quelle pagine Sylvain troverà finalmente la propria strada verso la felicità e capirà, una volta per tutte, le parole di Monsieur Tatin: "Che te ne fai del cuore se non lo usi?"
Sylvain Saury vive alla giornata: a quasi trent'anni, lo spaventa pensare al futuro. Nato a Parigi, ha collezionato master, stage e contratti precari in giro per il mondo. Ma quando ha bisogno di un consiglio, specie dopo un'ennesima delusione d'amore, torna sempre a casa, a confidarsi da Monsieur Tatin: l'anziano meccanico che nella sua officina ripara a martellate i cuori in panne e prescrive generose dosi di alcol e tabacco contro lo sconforto più cocente. E a lui che Sylvain annuncia di voler partire per Madrid: ad attenderlo c'è un nuovo lavoro mal pagato. E c'è Heike: la sua ex "storica", che non è mai riuscito a dimenticare e che ora ha deciso di riconquistare a qualunque costo. Ma a Madrid, una festa dopo l'altra, in una dimensione Erasmus che sembra non voler finire mai, Sylvain si lascerà distrarre da mille tentazioni e altrettante incertezze. E addio buoni propositi. Si imbatterà però in un manoscritto, intitolato Aperto per amore, che lo porterà indietro nel tempo, alla scoperta di una pasticceria dove si sono consumati i sogni e i drammi di un'intera famiglia e dove un uomo ha rischiato tutto per un'unica, grande passione. Chissà se tra quelle pagine Sylvain troverà finalmente la propria strada verso la felicità e capirà, una volta per tutte, le parole di Monsieur Tatin: "Che te ne fai del cuore se non lo usi?"
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