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"Oggi è un bel giorno per morire!"
Cinque amici e studenti di medicina sposano un'idea di uno di loro: oltrepassare la soglia della vita per poco più di un minuto, morendo, e ritornando in vita da testimoni
«La vera star di "Flatliners" è l'atmosfera inquietante del film» – The New York Times
«Un thriller originale e intelligente, ben diretto da Joel Schumacher» – Chicago Suntimes
Cosa si prova quando si è morti? Cosa succede nell'Aldilà? Spinti da questa curiosità, oltre che da un interesse scientifico per la materia, un gruppo di brillanti laureandi in medicina studia il modo di provocare appositamente, per alcuni instanti, la morte. Durante queste brevi parentesi, i ragazzi trovano i loro fantasmi dell'inconscio che si materializzano poi anche nella vita normale.
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Oggi è un buon giorno per morire! Così ha inizio il "viaggio" ambizioso e poco etico di cinque brillanti studenti di medicina, trascinati in un'esperienza molto poco ordinaria da quanto si rivelerà essere il filo conduttore del film, il grido di guerra di Cavallo Pazzo: "Hoka Hey!"; tradotto impropriamente come "E' un buon giorno per morire!", ma che al termine del film subirà un profondo ribaltamento a segnare la resa dei cinque di fronte a quanto forse non rientra nelle competenze dell'uomo. Nelson Wright, interpretato da Kiefer Sutherland, coinvolge quattro compagni di studio a prendere parte alla realizzazione di un esperimento scientifico destinato a far decollare la sua carriera e dare merito ad una generazione, quella degli anni '90, troppo spesso affogata dai fantasmi delle precedenti imprese: scoprire cosa c'è dopo la morte. La curiosità unita ad una presunzione sfacciata convince i ragazzi a prendere parte al progetto di Nelson, forse spinto da ragioni che vanno al di là della natura scientifica dell'esperimento, è così che Joe Hurley (William Baldwin), Randy Stecke (Oliver Platt), Rachel Mannus (Julia Roberts) e David Labraccio (Kevin Bacon) inducono la morte clinica al loro pioniere con l'intento di riportarlo in vita dopo 1 minuto. L'esperienza vissuta da Nelson, apparentemente positiva, tenta i restanti componenti a fare da cavie, ha dunque inizio la sfida a permanere in un non ben definito aldilà per un minutaggio maggiore al fine di poter tornare con delle risposte concrete, ma qualcosa accomunerà i loro "viaggi", un celato turbamento provato in procinto di ritornare, di cui Nelson e Joe, maggiormenti angosciati ed intenzionati a celare un loro lato oscuro, non ne fanno parola, mentre David, meno tormentato, preserva la sua razionalità, rendendosi conto di una ripercussione negativa, provando pertanto ad impedire il ripetersi degli esperimenti. Il tema trattato riesce a fare da perno sostenendo la godibilità del film, credo infatti che chiunque si è chiesto almeno una volta nella vita: cosa c'è dopo la morte? o quantomeno ha sentito l'esigenza di avere conferma delle proprie credenze religiose o meno. Tuttavia sebbene questa possa essere una condizione necessaria ai fini di una positività del giudizio finale del film, non è ovviamente sufficiente, bisogna dunque riconoscere i meriti del regista Joel Schumacher, abile a non rendere banale la storia mantenendo alto il ritmo delle sequenze, in modo da non destare l'interesse dello spettatore che resta probabilmente rapito dalla curiosità di capire cosa sta inquinando la vita dei personaggi in seguito alle loro esperienze post morte. Da apprezzare anche la scelta di non tirare in ballo nulla di scientifico e religioso, nonchè l'interessante gioco di luci ricreato al fine di identificare ogni viaggio con una luce corrispondente e appropriata all'essere della cavie, che si rivela particolarmente azzeccata come scelta nel bianco e nero affibiato a Joe, così come i contrasti utilizzati in maniera incosueta in due ambienti in particolare, la vernice nera delle pareti dell'ospedale nella scena iniziale e la casa di Nelson dipinta di bianco e rigorosamente non arredata a sottolineare la mancanze affettive e morali del personaggio, insomma il film è intriso di simboli e diventa quasi divertente scovarli per cercare di anticipare i risvolti dell storia.
Recensioni
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