Love and Liberation

Nei due anni trascorsi da quando Jazzmeia Horn ha pubblicato il suo primo album, “A Social Call”, che le è valso immediatamente una nomination ai Grammy e la fama internaizonale, la cantante è stata impegnata in lunghi tour che le hanno permesso di farsi conoscere a livello internazionale, di affinare le sue doti di interprete e di raccogliere energie ed idee per nuova musica. Il suo nuovo album, “Love and Liberation” è pieno di canzoni audaci, che uniscono grande trasporto emotivo e messaggi sociali. «Mi sono evoluta in questi anni – spiega Jazzmeia – È come se capissi davvero la musica in un modo diverso. Dopo aver pubblicato “A Social Call” nel maggio 2017, sono partita e praticamente sono ancora in tour. Sono davvero stanca, ma grata perché ho avuto l'opportunità di viaggiare, esercitarmi e improvvisare notte dopo notte con alcuni dei migliori musicisti in attività. Sperimentavamo modificando gli arrangiamenti, provando combinazioni e idee diverse, sfidando noi stessi. È stata una lezione preziosa capire come utilizzare i miei strumenti: la mia voce, il mio corpo, la band che mi affianca». Horn ha instaurato una grande intesa con i musicisti che la accompagnano in questo album: il pianista Victor Gould, il sassofonista Stacey Dillard, il trombettista Josh Evans, il bassista Ben Williams e il batterista / cantante Jamison Ross. Otto delle dodici tracce sono composizioni originali, un motivo orgoglio per la ventottenne Horn: «Tutte queste canzoni parlano di me e delle mie esperienze, ma rispecchiano anche il viaggio di ogni giovane. Il messaggio che condividono è che devi solo imparare: riguardo le persone, le relazioni, gli affari, l'amore o qualsiasi altra cosa. Non raccontano solo la storia di una persona, raccontano le storie di molte persone». Le canzoni di “Love and Liberation” spaziano attraverso un'incredibile varietà di stili, approcci e sensazioni. Ci sono canzoni in cui risuona un forte senso di identità afroamericana e altre che parlano di sé stessa, del suo voler essere una donna forte e indipendente. Altre ancora affrontano questioni di amore, con tenerezza e umorismo. Musicalmente, le composizioni di Horn attingono alla tradizione jazz, con tocchi raffinati di R&B e hip-hop, rivelando una spiccata inventiva e l’amore per una buona linea melodica. Le quattro cover dell’album sono ugualmente affascinati, sia nella scelta dei brani che nella loro interpretazione: “No More” di Jon Hendrick, “Green Eyes” di Badu, “Reflection of My Heart” di Rachelle Farrell e “I Thought About You”, l'unico standard classico dell’album.