I maialini del priore. Storia del monastero di S. Antonio di Prè

Il titolo può sembrare fuorviante in quanto ricorda un'attività svolta dai monaci di Sant'Antonio a beneficio della città per cui sono ancora ricordati. Il testo è in realtà molto ben documentato con una prosa che accompagna passo passo il lettore anche laddove si potrebbe tralasciare per un profano alcuni momenti storici non chiari della vicenda di questo monastero così importante nel passato e poi trasformato e in buona parte distrutto per fare spazio ad un complesso residenziale di pregio. Qui l'autore sempre attento a fornire dati e spiegazioni plausibili su ipotesi di interpretazione riguardo a periodi oscuri, prende al momento della trasformazione dell'antico manufatto la veste di architetto e con un buon apparato di illustrazioni a supporto della trasformazione del convento ci guida a comprendere le modifiche e le drastiche distruzioni per riadattare nell'Ottocento tutti gli edifici conventuali a palazzo signorile particolare e affascinante nei suoi interni. La lettura termina con un corredo necessario di documenti, un lessico di termini religiosi per comprendere parole a volte sottovalutate perché d'uso comune e i testi in latino considerabili come fonti, riassunti per puntualizzare passaggi importanti della vita del monastero nei secoli. La bibliografia generale sull'argomento e quella dedicata al libro sono esaurienti. Roberto Balestrino, scrittore di storia locale