Il medaglione di Sigurd
A.D. 247/253 d.C. Sigurd, principe dei Gepidi, popolazione barbarica apparentata coi Goti, è costretto, poco più che diciottenne, a lasciare la sua gente dopo la morte del padre, il principe Ewald, per mano di Tormund, fratello del re Fastida. Dopo alterne vicende, egli si rifugia a Roma dove intanto è salito al trono imperiale Quinto Messio Decio. Inquadrato nell'esercito romano, non tarda a distinguersi per aver salvato dall'annegamento Erennio, figlio dell'imperatore. Scala quindi i gradini di questa organizzazione militare trovandosi fatalmente coinvolto negli sconvolgimenti e nelle guerre che funestano l'impero. Egli è valoroso, non rinnega però la cultura del suo popolo, in particolare il senso dell'onore che alimenta la sua sete di vendetta nei confronti dell'assassino di suo padre. Conosce Lavinia, nipote del ricco Cavaliere Valeriano e se ne innamora riamato. La ragazza è però fervente cristiana e l'amore tra i due è contrastato non solo dalla società romana ma anche dalla loro diversa fede religiosa. Il giovane non ne comprende le leggi morali e soprattutto il valore del perdono. Sarà però questo credo religioso a determinare una sua scelta di vita alla fine di quegli anni.
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Anno edizione:2024
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