I moribondi del Palazzo Carignano

In-16°, pp. 207, legatura in m. tela verde. Fioriture. Edizione originale di questo romanzo satirico in cui il noto letterato sbeffeggiava i deputati del primo Parlamento dell'Italia unita, inaugurato il 18 febbraio 1861, di cui egli stesso faceva parte. L'opera è stata ancora svariate volte riedita nel Novecento (tra l'altro nel 1913 dal grande meridionalista Giustino Fortunato, che la emendò dai molti errori testuali) per il suo mordace tono di satira politica e nacque come serie di lettere inviate a "La Presse" di Parigi nel 1861-62. Essa attirò sull'autore polemiche acidissime per i caustici e talora ingenerosi giudizi che vi erano profusi e una sfida a duello da parte del Nicotera. Il Petruccelli Della Gattina (Lagonegro, Potenza, 1815-Parigi, 1890), poligrafo e statista, personaggio bizzarro e poliedrico, fu dapprima strenuo oppositore della dominazione borbonica sul Sud Italia e poi acerrimo avversario della politica cavouriana. Assai singolari le sue "Memorie di Giuda", edite prima in francese, che egli finse tradotte da un codice ercolanese apocrifo del Nuovo Testamento. Scrisse di lui nel 1923 Luigi Russo: "Rimane ancora oggi, insieme con Edoardo Scarfoglio, il nostro più grande giornalista, e l’unico giornalista italiano di tipo europeo...I moribondi del palazzo Carignano...sono un piccolo capolavoro di arte e di critica politica, spesso ingiusta, ma sempre appassionata e ispirata da sentimenti elevati". In tempi più recenti Indro Montanelli lo definì il "più brillante giornalista italiano dell’Ottocento", consigliando la lettura delle sue cronache che ancora "incanterebbero per la loro freschezza e modernità". Parenti, Prime edizioni italiane, pag. 399. Rosi, 863-64. Renda-Operti, pp. 897-98. Bertarelli, 11191. Croce, Letteratura della Nuova Italia, passim. Pia Onnis in Dizionario Bompiani d. Opere, IV, 814-15.