Le mosche d'oro
Il rimanzo fa parte dlele opere di Anna Banti, vol. III.
Sovracoperta di Piero Giunni
Definito «il romanzo più ambizioso e temerario di Anna Banti», Le mosche d'oro racconta due vite allo specchio: quelle di Libero Marcocci, pittore italiano di origini contadine, e di Denise Ravier, giovane borghese fragile e inquieta. Si sono amati, nella Parigi bohémienne degli anni '50, e dalla loro relazione è nato un figlio. Ma l'illusione si è infranta quando la donna ha deciso di abbandonare entrambi per insofferenza e stanchezza. Libero affronta così il ritorno a casa insieme al bambino, in un'Italia conosciuta e al contempo estranea; Denise, invece, va incontro a una disperata diseducazione sentimentale, tra alberghi di lusso e cliniche psichiatriche. In questa storia «d'amore e disamore» - come scrive Beatrice Manetti - Anna Banti amplia il suo orizzonte narrativo per affrontare i problemi del mondo contemporaneo, in particolare il «mito della libertà individuale». La novità delle Mosche d'oro non risiede solo nel «montaggio incrociato» dei capitoli, tra presente e passato, tra la voce di Libero e quella di Denise, ma in un'«inversione dei ruoli di genere» dove un uomo «decide di fare la donna contro la donna». Con una prosa incisiva e introspettiva, l'autrice ritrae vite sospese tra scelte difficili e desideri di redenzione, sullo sfondo di un'Europa in fermento, divisa tra chi cerca la mondanità e chi emigra per sopravvivere.
tela, sovracoperta p.556 p. Molto buono (Very Good) Segni d'uso e del tempo con piccolissimi strappetti alla sovracoperta.Venditore:
Informazioni:
<p>Il romanzo fa parte delle opere di Anna Banti, vol. III.</p> <p>Sovracoperta di Piero Giunni</p> <p>Definito &laquo;il romanzo pi&ugrave; ambizioso e temerario di Anna Banti&raquo;, Le mosche d'oro racconta due vite allo specchio: quelle di Libero Marcocci, pittore italiano di origini contadine, e di Denise Ravier, giovane borghese fragile e inquieta. Si sono amati, nella Parigi boh&eacute;mienne degli anni '50, e dalla loro relazione &egrave; nato un figlio. Ma l'illusione si &egrave; infranta quando la donna ha deciso di abbandonare entrambi per insofferenza e stanchezza. Libero affronta cos&igrave; il ritorno a casa insieme al bambino, in un'Italia conosciuta e al contempo estranea; Denise, invece, va incontro a una disperata diseducazione sentimentale, tra alberghi di lusso e cliniche psichiatriche. In questa storia &laquo;d'amore e disamore&raquo; - come scrive Beatrice Manetti - Anna Banti amplia il suo orizzonte narrativo per affrontare i problemi del mondo contemporaneo, in particolare il &laquo;mito della libert&agrave; individuale&raquo;. La novit&agrave; delle Mosche d'oro non risiede solo nel &laquo;montaggio incrociato&raquo; dei capitoli, tra presente e passato, tra la voce di Libero e quella di Denise, ma in un'&laquo;inversione dei ruoli di genere&raquo; dove un uomo &laquo;decide di fare la donna contro la donna&raquo;. Con una prosa incisiva e introspettiva, l'autrice ritrae vite sospese tra scelte difficili e desideri di redenzione, sullo sfondo di un'Europa in fermento, divisa tra chi cerca la mondanit&agrave; e chi emigra per sopravvivere.</p> Tela, sovracoperta p.556 p. Molto buono (Very Good) Segni d'uso e del tempo con piccolissimi strappetti alla sovracoperta.
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Anno edizione:1962
- Prodotto usato
- Condizioni: Usato - In buone condizioni
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