Con tanti successi nelle letture doveva per forza capitare almeno un abbandono. E quindi eccoci qua con davanti l'inconcluso saggio sull'utilizzo della musica notoriamente ritenuta "di un certo livello" nei Mass media d'oggi e di ieri al fine di renderli fruibili ad un più vasto pubblico. Quando ho acquistato il volumetto ero seriamente convinta di essere interessata all'argomento, complice anche l'autrice che avevo molto apprezzato in "Ancora dalla parte delle bambine" , ma dopo più di cinquanta pagine mi sono accorta che così non era. Nonostante la voglia di approcciarmici ogni tot righe mi perdevo per strada, tra un concetto e l'altro, senza capirci nulla. Beninteso, la "colpa" è appunto del mio scarso interesse e non dell'autrice che trovo invece bravissima nell'esposizione dei propri argomenti. Reduce dalle riflessioni e conclusioni tratte dall'ultimo anno di letture, tra cui il fatto che è inutile per me incaponirmi su un libro quando mi accorgo che fatico a leggerlo oltre le 50 pagine, ho deciso quindi di abbandonarlo in favore di altri. Detto ciò comunque è un saggio che consiglio, l'autrice è una garanzia e se per ricerche o pura cultura generale state cercando qualcosa che parli di musica e Mass media in termini più o meno ampi questo è quello che fa per voi! Passo e chiudo, si procede col prossimo libro!
