Nel nome dell'abito

L'autore si propone di denunciare fatti incresciosi che si perpetrano anche inil comportamento di certi ecclesiastici ambienti davvero insospettabili. Non lo fa per suscitare nei lettori morbosa curiosità, ma solo per rivelare il comportamento di certi ecclesiastici chiusi nel loro abito talare. Lo scrittore mette in risalto la contraddizione tra paura e dovere, evidenziando chiaramente come l'inganno e l'ipocrisia siano i compagni preferiti di talune persone predisposte alla guida di altre. Esse agiscono sempre tra la contraddizione e la paura di essere scoperte: sono icone negative ed inquietanti!... L'autore si scopre un ostinato realista nel descrivere e ambientare protagonisti e luoghi ed anche la... notte tacita sotto le stelle che illuminano i paesaggi narrati. Affronta inoltre, le cose che tutti a parole lodano, disprezzano, esaltano e condannano, come se tutta la storia umana fosse saldamente nelle loro mani. Le figure emergenti sono ben inquadrate anche sotto l'aspetto psicologico. Egli, infatti, indaga per conoscere cosa accade nel cuore dell'uomo quando il demonio riesce a convincerlo che il male assoluto è bene supremo, che il piacere e la morte sono la vita e la gloria, che il crimine più orrendo è l'azione più santa e generosa". La forma chiara, la sintassi sicura e lo stile garbato di questo romanzo, ne fanno una lettura avvincente fino alla fine.