O solitude
Catherine Millot, scrittrice e psicoanalista, allieva di Jacques Lacan, ci racconta attraverso i suoi viaggi, i suoi amori infelici, il senso di abbandono, la tristezza della solitudine. In questo romanzo però, gli incontri sembrano lenire questa angoscia. Incontri importanti con i protagonisti del secolo passato: Proust, che legge e rilegge e definisce il romanzo sull'amore per eccellenza, Barthes che si è lungamente interrogato sui modi della vita solitaria, animato da un grande soffio di desiderio, Hudson e la sua felicità nella solitudine della Pampa e nei giardini londinesi, Soseki che durante la malattia ritrova nel silenzio la sua creatività, Poe che indica una via per uscire dal maelstrom della depressione. Un viaggio per consentire alla solitudine la felice impazienza degli inizi.
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Anno edizione:2015
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