Olivestone. Joseph Beuys

L'antica pietra (. . .) proviene dalle cave di Lettomanoppello, paese in provincia di Pescara; è arenaria e Beuys l'ha trovata scolpita in forme di vasche, vecchie di tre secoli, che venivano utilizzate per la decantazione dell'olio. L'olio è quindi già implicato: per Beuys, che vede le vasche come spirito di progetto universale è un a priori", sia esterno, per la realtà naturale del territorio presente nella storia delle vasche, sia interno, per la consuetudine, maturata in anni di lavoro con l'elemento grasso" (da Olivestone; Lucrezia De Domizio Durini, p. 9). I ed. italiana in coedizione con Zurigo-CH, Kunsthaus. Collana "Il Clavicembalo" (Direttore Lucrezia De Domizio Durini). Scritti/Documento: Felix Baumann, Harald Szeemann, Lucrezia De Domizio Durini. Direzione Editoriale: Massimo Riposati. In-4, pp. 164, brossura con ampi risvolti illustrata in b/n (primo piatto: Joseph Beuys, "Olivestone", 1984. Zurigo-CH, Kunsthaus - ultimo piatto: Joseph Beuys e Lucrezia De Domizio Durini al Castello di Rivoli-TO, 1984). Illustrazioni in b/n. Foto: Archivio Buby Durini. Direzionbe Artistica: Massimo Riposati. Grafica e impaginazione: Luciano Cortesi. Stato buono. Sommario: Olivestone; Lucrezia De Domizio Durini - Palazzo Durini (Bolognano, Pescara) - Partenza e arrivo (1984: trasporto delle cinque vasche di Olivestone da Bolognano al Castello di Rivoli-TO - 1985 inaugurazione del Castello di Rivoli, Museo d'Arte contemporanea) - Zurigo (1990: Lucrezia De Domizio Durini dona l'opera Olivestone al Kunsthaus di Zurigo) - Partenza da Rivoli per Bolognano (1992: viene rimossa l'opera Olivestone dal Castello di Rivoli. Lucrezia De Domizio Durini si è vista definitivamente riconoscere la esclusiva proprietà dell'opera Olivestone che era stata prestata per la mostra "Ouverture" del Castello di Rivoli nel 1984) - Arrivo a Bolognano (Olivestone torna nel Palazzo Durini di Bolognano-PE) - Partenza da Bolognano per Zurigo (1992) - Arrivo al Kunsthaus di Zurigo (1992) - Testimonianza; Felix Baumann. . 0. . . . . .