Oltre l'acqua l'orizzonte

Nuova edizione aggiornata. Solleva lo sguardo verso le case d'epoca che lo circondano. Tenue,ormai consunto dal tempo,è il loro antico colore nascosto da alberi che li protegge. Tenue è l’atmosfera crepuscolare che indossano come uno sbiadito abito di gala. Tenue è il riflesso dell’età dell’oro, vissuta nella giovinezza. Eppure le odia. Odia quegli esclusivi edifici ottocenteschi abbrunati dallo smog , odia quel viale alberato. Odia i modi borghesi dei suoi abitanti. Odia la nebbia che continua a inseguirlo per le strade della città. Odia un giornata drammatica e interminabile. Ama un solo luogo:la Bretagna. Si sente bene con sé stesso unicamente in quell’antica e misteriosa terra dove si erge vicino al mare l’antico maniero di famiglia, in cui si erano ritirati a trascorrere gli ultimi anni della loro vita i nonni: il castello di Bras Feunteun, la grande Fontana,nome in onore di uno splendido Ninfeo eretto da un avo gli inizi del XV secolo, che domina solenne il grande parco. Adora il Finistère sin dall’infanzia,il territorio che congiunge Plouescat,con Roscoff…la strada di San Paul de Leon a pochi chilometri dalla Manica, quando la bruma che attraversa quelle verdi terre si arrende davanti alla forza delle onde che travolgono la costa. Ama il forte profumo dell'Oceano Atlantico, nei suoi flutti inarrestabile, imponente ,mentre il cielo disegna limpidi e vellutati bioccoli, misteriosi come le leggende di quei mari. Prova a distrarsi pensando al paesaggio che cinge il maniero. Oggi però non è sufficiente immaginare le rigogliose foreste di querce e faggi che degradano dolcemente verso il mare, sentire il sapore della risacca che si adagia placidamente sull’acqua, o ammirare le onde dell’Oceano che si infrangono come ninfee ombrose contro la prua della barca. Tutto inutile. Niente è in grado di cancellare quel pomeriggio. Nell’atmosfera vellutata e lussuosa di Via Vincenzo Monti, tra gli sguardi di chi lo incrocia, increduli nell'osservare il ragazzo di ottima e conosciuta famiglia piegato su sé stesso vicino a un albero, inizia ad emergere un pensiero tormentato. Gli era già capitato di battersi con altri giovani, fascisti o autonomi che fossero, di avere provocato delle ferite a tanti sventurati con i quali si era scontrato: era un'abitudine, da qualche anno in qua. Tuttavia non era mai arrivato a quel punto, non aveva mai superato il confine invisibile tra la vita e la morte, di trovarsi cioè nella terra delle ombre oscure, in cui il vero nemico oltre all'avversario, sei te stesso. Si era sentito posseduto da una furia selvaggia, invincibile, sconosciuta che l'aveva spinto ad estreme conseguenze. Un'ispirazione demoniaca.