Siamo nel 1830, a Philadelphia, e a raccontarci questa storia è James Burton, argentiere e pittore, arrivato in città poco più che tredicenne e adottato dalla famiglia Burton. Ma James è un personaggio che noi abbiamo già incontrato nella nostra storia di lettori. James è il figlio di Belle, protagonista, assieme a Lavinia, del precedente romanzo di Kathleen Grissom, Il mondo di Belle, di cui vi parlai esattamente un anno fa. James è un bianco di colore, figlio di Belle, schiava, e del proprietario della tenuta di Tall Oak, Marshall. Nel libro precedente, ricordiamo James cresciuto dalla nonna, che si spacciava per sua madre, viziato, agiato e con una certa propensione all'odio razziale. Adesso lo ritroviamo adulto, fuggito da Tall Oak dopo aver uccido suo padre e aver rischiato di essere venduto come schiavo. James è un personaggio che crea nel lettore grandi contrasti d'animo. È un bianco per quanto riguarda l'aspetto esteriore e il modo di pensare, ma è anche un mezzo nero che fatica ad accettare questa sua condizione. È un uomo che passerà parte della sua vita a rinnegare le sue origini, a trattare tutti dall'alto in basso, a cercare di nascondere le sue origini, mentendo spudoratamente, ingannando chiunque gli si avvicini. È un uomo che, spesso, mostra il suo lato vigliacco, la sua paura della verità, la sua incapacità di accettarsi e farsi accettare dagli altri. In quasi 400 pagine lo vedremo fuggire, mentire, nascondersi, mettere sempre il suo benessere davanti a tutto e tutti. Nonostante ciò, così come nel romanzo precedente, Lavinia era arrivata ad un riscatto della sua persona, anche in questo, l'autrice ha concesso a James una forma di redenzione agli occhi del lettore. La lettera che scriverà a sua madre, Belle, riconoscendola finalmente come tale, mi ha anche fatto versare qualche lacrima. Anche in questo romanzo, ho ritrovato quello stile che tanto mi aveva fatta innamorare della precedente storia. Kathleen Grissom riesce a legare il lettore alla storia, dandole un ritmo serrato e continui spunti di riflessione. È quasi impossibile smettere di leggere, abbandonare la storia e i suoi personaggi anche se solo per poco tempo. Si arriva alla fine di questo romanzo e si ha la sensazione di aver nuotato in acque fresche in una torrida giornata d'estate. I personaggi, la storia, l'ambientazione, tutto lascia un senso di benessere nel lettore. Kathleen Grissom è sicuramente una penna di grande talento, con una grande capacità di rendere il lettore parte integrante della storia.
Difendere la propria sicurezza, a costo di venir meno alla parola data, oppure porre l'onore sopra ogni cosa? Questo è il dilemma che lacera Jamie Pyke, divenuto James Burton, gentiluomo di Philadelphia.
«Una saga appassionante di schiavi in fuga nell'America del 1830. Si rimane senza fiato sino alla fine». - Kirkus Reviews
«Kathleen Grissom intreccia una storia drammatica e avvincente e riesce a catturare la tensione razziale dell'epoca. Un romanzo davvero stupendo». - Booklist
«La narrazione di Kathleen Grissom è lirica e ricca di dettagli storici. Irresistibile». - Publishers Weekly
Nato in una grande casa coloniale nel Sud della Virginia, dall’unione illegittima tra Belle, una schiava mulatta, e Marshall Pyke, il giovane padrone della piantagione, James Burton un giorno è stato accecato dall’ira e dalla disperazione. Ha impugnato un’arma e ha fatto fuoco contro Marshall, suo padre, che aveva deciso di venderlo come schiavo, sebbene avesse la pelle bianca come lui e fosse cresciuto nella casa padronale come uno dei Pyke. La fuga, senza rivolgere la parola a nessuno per il timore di essere scoperto, è durata a lungo. Fino al giorno in cui Jamie Pyke è diventato James Burton, gentiluomo di Filadelfia.
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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KAREN MORAN 24 novembre 2016
Un bel libro, con un bel personaggio, James Burton ha un segreto che ha segnato tutta la sua vita, lui bianco, figlio di un ricco proprietario terriero della Virginia e una schiava nera. Per ironia della vita lui a vissuto sempre in un mondo di bianchi che odia i neri, per cui devi fare conti con questa società che lo ripudia. Consigliato senza altro.
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Ho letto questo romanzo, che trovo semplicemente straordinario, vivo e appassionante nella sua storia. Scrittura impeccabile. Brava l'Autrice .
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