L' oro e le spezie: l'uomo d'affari dal Medioevo al Rinascimento. Collezione storica

431 p., 23 cm, tela, sovr. Molto buono. L'orizzonte dell'uomo dell'XI secolo mostra i limiti del suo raggio d'azione: spesso non va oltre il campo da coltivare, il mercato locale, la bottega dell'artigiano. Nel corso dei tre secoli successivi, questo orizzonte si amplia enormemente, fino ad abbracciare l'intera Europa. La sempre maggiore sicurezza delle vie di comunicazione, la precisione delle informazioni, l'affinamento degli strumenti di pagamento, la diversificazione delle funzioni professionali, come pure dei possibili campi d'intervento, la riduzione dei rischi, le tecniche di circolazione e di finanziamento trasformano radicalmente le strutture della società medievale, gettando le basi del nascente capitalismo. L'autore del libro, nel tracciare la mappa di questo prodigioso processo - sia pure interrotto, nel XIV secolo, dagli effetti disastrosi della Peste nera, non perde mai di vista le coordinate generali del contesto europeo; senza perciò tralasciare le individualità dei singoli e le differenti tipologie degli uomini d'affari che animarono le piazze commerciali di Bruges, Firenze, Parigi, Londra o Genova.