La Passione secondo Matteo

Johann Sebastiani (1622-1683):
Matthäus-Passion
Il nome di Johann Sebastiani suona oggi familiare solo a pochi studiosi e a un numero ancora inferiore di appassionati della grande musica. Nato a Weimar nel 1622, Sebastiani trascorse molti anni della sua esistenza a Königsberg, città in cui si era trasferito intorno al 1650 e dove in seguito ottenne il posto di maestro della cappella di corte. Nel corso della sua carriera, Sebastiani compose un gran numero di opere d’occasione, oltre a una Passione secondo Matteo (1672), che costituisce un nuovo importantissimo tassello che va ad aggiungersi all’ampio mosaico della produzione sacra luterana, colmando anche una vasta lacuna della storia delle intonazioni della Passione di Cristo tra Heinrich Schütz e Johann Sebastian Bach. Stephen Stubbs, Paul O’Dette e l’ensemble vocale e strumentale del loro Boston Early Music Festival conoscono molto bene l’ambiente di Brema, nella cui sala di registrazione radiofonica hanno inciso in passato diversi dischi di grande interesse e – più di recente –l’opera La descente d’Orphée aux Enfers di Marc-Antoine Charpentier, con la quale nel 2015 si sono aggiudicati un prestigioso Grammy Award. Questa nuova versione della Passione secondo Matteo di Johann Sebastiani rende invece omaggio alla raffinata cultura musicale di Königsberg e al compositore che ne costituì l’esponente più rappresentativo.